Fino al 20 aprile a Rivergaro l’esposizione di immagini “Light Painting”

Dal 31 marzo al 20 Aprile nello spazio espositivo permanente della biblioteca di Rivergaro la fotografia che sfiora la parola Arte “Light Painting” ossia disegnare con la luce, l’immagine emerge, si accende, scompone la visione, gioca con la ricerca e la fantasia del fotografo.

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MIRELLA VERILE e PAOLO TIMBRI espongono immagini dal fascino innovativo.

Da tempo la storia ci racconta quanto la fotografia sia spesso un dialogo così perfetto nell’immagine da emulare l’arte, questa mostra lo esprime attraverso immagini che raccontano con maestria la passione e la tecnica di questi fotografi Piacentini.

 

Mirella Verile: Nella vita non bisogna mai smettere di sognare, realizzare un sogno è voglia di vivere e se accade, anche solo per un giorno, è una carica per sorridere alla vita. La mia fotografia è vita, studio, divertimento, compagnia e forza.

Ho iniziato fin da ragazzina partendo dalla fotografia analogica ovvero con pellicola che sviluppavo e stampavo in camera oscura, la mitica OM1 manuale che mi ha accompagnata all’era digitale, ora lavoro con un reflex full-frame e in camera chiara.

In tanti anni ho avuto molte esperienze in vari settori fotografici, dal teatro e danza, allo sport, foto di cerimonia, manifestazioni pubbliche e ho collaborato con vari studi fotografici, ho partecipato a concorsi fotografici ottenendo qualificazioni importanti, esposto in vari luoghi con la mostra fotografica Dipingere con la Luce, partecipato a Roma alla mostra itinerante Wandering vision e a Internationart Venice 2015.

Ho studiato da qualche anno la tecnica del light-painting che propongo nella mia gallery, tecnica che mi ha portato a uno studio di luce e composizione, le foto possono essere stampate in vari formati e tipologie di stampa tipo forex. Il mio sito èwww.fotomireart.com e la mia pagina fb è Fotomireart.

Paolo Timbri: Appassionato di fotografia da una vita, ho cominciato a fare “sul serio” negli anni ’90, con una zenit russa comperata per poche lire ad un mercatino, annotando tempi, diaframmi, ecc. ecc..Una gavetta che ha stimolato la mia creatività, fino all’approdo, relativamente tardi, al digitale, nel 2010. Le nuove tecnologie, la possibilità di vedere le immagini immediatamente, ha dato il ” la” a nuovi stimoli permettendomi (amante della natura, la mia oasi di pace.) scatti in situazioni di luce impossibili con la pellicola. In altre tipologie di foto invece posso progettare situazioni e concept con un perfetto controllo delle luci, grazie alla revisione immediata degli scatti ed all’esperienza accumulata con l’analogico che ti costringeva a ragionare su ogni singolo scatto.