Si è riunito nei giorni scorsi il tavolo di confronto permanente fra le amministratrici del Comune capoluogo e della Provincia allargato alle Associazioni piacentine in prima linea sul tema della violenza alle donne. Presenti l’assessore provinciale alle Pari Opportunità, Paola Gazzolo, le consigliere di Provincia e Comune, le assessore alle Pari Opportunità del Comune di Piacenza, Katia Tarasconi, e Fiorenzuola, Nicoletta Barbieri, l’assessore al Sociale del Comune di Piacenza, Giovanna Palladini, il direttore dell’AUSL di Piacenza, Andrea Bianchi insieme al direttore dell’attività sociosanitaria dell’AUSL di Piacenza Elisa Cavazzuti, e le Associazioni Telefono Rosa e Il Pane e le Rose. Un tavolo fortemente voluto dopo che l’Atto di indirizzo e coordinamento triennale in materia sociale e sanitaria ha individuato, nelle priorità di benessere dei cittadini, con particolare riferimento alla famiglia, il consolidamento della rete territoriale a tutela della vittime di violenza. Il tavolo individua la necessità di una sinergia tra Enti ed Associazioni per il raggiungimento di tre obiettivi: ridurre la violenza contro le donne, favorire nelle donne la presa di coscienza dell’inammissibilità della violenza e della necessità di denunciare l’abusante, sostenere la donna nel percorso e nelle azioni conseguenti alla denuncia che vorrà attivare. Tutti e tre gli obiettivi, e il terzo in particolare, impattano sia con la raccolta dati – che dovrebbe omogeneizzarsi nella prospettiva di un sistema informativo integrato – sia con il tema della formazione/informazione permanente agli operatori e alla cittadinanza. L’idea è quella di costruire insieme una proposta che si avvalga dei diversi contributi: l’AUSL per la sua parte di competenza e così il resto del tavolo, enti locali e associazioni. In particolare, il direttore generale dell’AUSL Andrea Bianchi dichiara la disponibilità ad avviare un gruppo di lavoro intraziendale per l’aggiornamento costante dei dati e per la stesura di un progetto di prima accoglienza alle donne nel momento del contatto con la struttura sanitaria, coinvolgendo dirigenti ed esperti operanti nei Pronto Soccorso, nei Consultori ed in attività sociosanitarie. L’assessore Gazzolo sottolinea come l’intervento dell’Azienda non sia esaustivo: è solo un primo contatto della donna che subisce violenza, contatto però che deve orientare la vittima nella rete di supporto, di cui fanno parte oltre le istituzioni, le associazioni di tutela. E’ indispensabile quindi mettere in campo le varie sinergie della rete: in questo senso suggerisce di attivare un tavolo similare – o in parte coincidente – con quello già operativo della Tutela Minori, a cui prendano parte i referenti distrettuali unitamente alle forze dell’ordine locali e alle associazioni. Il progetto pilota è quindi in fase di decollo: la proposta concreta potrebbe essere elaborata e discussa al tavolo in febbraio nella prospettiva di celebrare attivamente la giornata dell’8 marzo. All’incontro hanno partecipato fornendo un contributo fattivo Donatella Scardi, Presidente del Telefono Rosa insieme a Mirella Fava e Bruna Fava; Erica Ruffilli, Maria Canziani, Laura Pozzi e Stefania Cherchi di Il Pane e le Rose, le consigliere comunali Giovanna Calciati, Lucia Rocchi, Giulia Piroli e Giuseppina Rocca, consigliera della Provincia di Piacenza.