Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Ugl Terziario in merito alla vertenza Amazon.
La giornata di ieri ha visto, in sequenza, la lettera con cui Amazon ha tentato di impedire le assemblee convocate con tutti i crismi dalle Organizzazioni Sindacali e ciò in spregio all’art 20 dello Statuto dei Lavoratori; l’assenza della stessa azienda al tavolo istituzionale convocato dalla Prefettura congiuntamente ai sindacati con ciò manifestando la convinzione aziendale di poter sovrastare e padroneggiare i termini dei rapporti con le istituzioni; la consegna in Prefettura ed il successivo invio della lettera indirizzata a Bezos ed alle istituzioni in merito alla vertenza in corso, a dimostrazione della necessità di trovare nelle istituzioni un appoggio fattivo; l’arretramento di Amazon, su sollecitazione della Questura, rispetto al tentato diniego delle assemblee, confermando che sul piano dei diritti gli stessi trovano dimora in quell’azienda solo se costituiscono un obbligo; le cinque assemblee tenutesi (l’ultima tenutasi dalla mezzanotte all’una di oggi) e tutte conclusesi con lo sciopero nelle ultime due ore del turno di lavoro che hanno visto uscire dai tornelli oltre 400 lavoratori.
E’ chiaro quindi che: “A fronte del comportamento prepotente di Amazon i lavoratori hanno riposto: non ci piegherete! La domanda interessante a questo punto è: se i lavoratori resistono in nome della propria dignità, le istituzioni faranno altrettanto in nome della sovranità o sono già piegate al volere delle multinazionali? E’ chiaro a tutti infatti che questa vertenza esce dai confini del rapporto di lavoro delle maestranze del magazzino di Castelsangiovanni (PC) ed investe le dinamiche di un modello di sviluppo economico che appare sempre più finalizzato a depredare, piuttosto che a sviluppare”. Riteniamo infine necessario rilanciare la necessità di un sempre maggiore sostegno da parte dell’opinione pubblica e indichiamo di nuovo come strumento la pagina facebook ideata a sostegno della vertenza Amazon e di tutti i casi di sfruttamento dei lavoratori. La campagna, che non è di boicottaggio ma di sensibilizzazione, ha raccolto in 6 giorni oltre 1500 adesioni. https://www.facebook.com/Uglperilavoratori/ .