“E gli uccelli dove sono?”: è la domanda che una signora pone subito dopo aver varcato la soglia di Petsfestival 2017 a Piacenza Expo. È l’esempio del visitatore tipico di questa fiera, dove si viene con le idee chiare su cosa vedere e chi incontrare fra i 300 e oltre espositori. Ma non manca chi vuole farsi un giro d’orizzonte sull’arca di Noè che è qui appena ricosruita, pronta a prendere il largo per salvare l’amore per gli animali secondo il karma consolidato: insegna a un bambino a prendersi cura di un animale…”. A metà della prima mattinata è impossibile disporre di dati precisi sull’affluenza del pubblico, ma le facce soddisfatte degli organizzatori di Petsfestival e dei rappresentanti di Piacenza Expo sono esplicite.
Giuseppe Cavalli, nuovo presidente e amministratore dell’ente fieristico è qui a controllare l’andamento della macchina organizzativa, Gian Domenico Palieri è soddisfatto per aver superato l’ennesimo test di qualità sul trattamento degli animali esposti. Maddalena Iannacone (da Genova) e Renata Di Fazio (da Latina), due veterinarie incaricate dei controlli, apprezzano anche l’assenza di traumi da viaggio per la generalità degli esemplari portati in fiera, dai rettili ai cavalli.
“C’è anche un miglioramento dell’attenzione degli espositori, che giungono con tutte le certificazioni necessarie” precisa la dottoressa Di Fazio. Se mancano le dichiarazioni ufficiali, raccogliamo però dalle hostess dell’ingresso un’anticipazione sui primi rilevamenti statistici che fanno all’ingresso dei visitatori. “La maggior parte viene per il passaparola e per gli scambi attraverso i social del Web” spiega Giulia Bozzarelli. E la provenienza? “Milano, Bergamo, Brescia, Reggio Emilia e le loro vaste province”. I piacentini forse dormono ancora, avendo Petsfestival a un tiro di sasso: verranno più comodamente dopo pranzo.