Un impegno: trovare 10 alloggi per rispondere alle esigenze delle famiglie con congiunti in stato di fragilità sociale. La risposta, per ora: 6 alloggi per sette persone in via Scalabrini agli Ospizi civili, nel complesso della cosiddetta stecca di mezzo. 7 inquilini che esauriscono la capacità di accoglienza dei 24 alloggi per persone disabili e affette da disturbi di vario genere di via Scalabrini. L’idea nasce dal dipartimento di salute mentale, Comune – assessorato ai servizi sociali e abitativi e dai centri socio riabilitativi residenziali Santo Stefano, che hanno ascoltato la voce dell’associazione famigliari tutela malati di mente. Soddisfatta anche Albertina Ghizzoni, la presidente del sodalizio che accoglie i famigliari di persone in stato di fragilità sociale. "Tanto è stato fatto – afferma – oggi, tra le altre cose, possiamo contare su medici molto in gamba. Ma tanto c’è ancora da fare". Ghizzoni è l’anima delle 4 comunità presenti a Piacenza per dare sostegno ai pazienti malati di mente e ai loro famigliari: Risvegli, Tracce, La sorgente e la Barattiera.