Come ogni anno, il Comune di Piacenza partecipa al piano di lotta regionale per la prevenzione e il contrasto alla diffusione della zanzara tigre. “Per il 2017 – sottolinea l’assessore all’Ambiente Giorgio Cisini – si prevede un’infestazione intensa, complice l’inverno mite. E’ quindi ancor più importante, per garantire efficacia, che anche nelle abitazioni private e nelle aree produttive si adottino le misure necessarie”.
Per combattere l’insetto e l’eventuale rischio sanitario di cui può essere portatore, l’Amministrazione ha affidato a una ditta specializzata, Biblion Srl, il compito di effettuare il trattamento larvicida dei circa 22 mila tombini e caditoie su suolo pubblico, incluse le aree scolastiche e le aree verdi attrezzate, secondo un calendario concordato con l’Ausl, che prevede l’esecuzione di 5 trattamenti a cadenza mensile (indicativamente da maggio a settembre). In caso di infestazioni particolarmente intense presso siti sensibili, previo parere favorevole dell’azienda sanitaria, verranno eseguiti interventi per eliminare gli esemplari adulti, in fasce orarie durante le quali non vi siano utenti e che permettano un congruo periodo di dispersione del prodotto.
“Prezioso, come sempre – rimarca Cisini – sarà il supporto delle farmacie cittadine, che grazie a un accordo tra l’Ordine provinciale, Federfarma e il Comune, metteranno in vendita anche quest’anno i prodotti larvicidi più diffusi al prezzo convenzionato di 3.50 euro a confezione. Il solo trattamento sui tombini pubblici, infatti, non produrrebbe risultati se nelle aree private adiacenti non si agisse allo stesso modo: le zone di competenza comunale rappresentano non più del 20% dei focolai larvali, che per il restante 80% si trova in aree private”.
Le ordinanze sindacali in vigore stabiliscono già l’obbligo, per tutti i residenti, di disperdere le raccolte d’acqua e trattare con larvicidi quelle che non si possono eliminare. Vietato anche lasciare contenitori non chiusi ermeticamente negli orti, sottovasi sui balconi o, comunque, oggetti che possano trattenere l’acqua piovana, poiché anche in minime quantità d’acqua possono svilupparsi centinaia di larve. Particolari categorie professionali (tra cui gestori di cantieri edili, vivaisti, gommisti, proprietari o gestori di aree scoperte, amministratori condominiali), sono tenute a attuare provvedimenti per rendere indisponibili, alla zanzara tigre, le piccole raccolte d’acqua necessarie alla riproduzione. Polizia Municipale e Ausl vigileranno anche sul rispetto di queste normative.
“Proprio perché è fondamentale agire in modo coordinato – ricorda l’assessore Cisini – può essere utile seguire alcuni semplici consigli e accorgimenti consultabili anche sul sito www.zanzaratigreonline.it. Sin d’ora ringrazio tutti per la collaborazione nel debellare, o almeno contenere la diffusione, di questo insetto fastidioso e potenziale vettore di malattie”. Anche sul sito www.comune.piacenza.it sono riportate le indicazioni utili in tal senso, tra cui – oltre alle raccomandazioni già citate – la verifica ed eventuale disostruzione delle grondaie, la copertura di cisterne con teli o zanzariere, la pulizia delle fontane ornamentali, introducendo dove possibile i pesci rossi che sono predatori di larve. Importante anche non accumulare copertoni o materiale che possa favorire il ristagno d’acqua, così evitare di lasciare annaffiatoi e secchi con l’apertura rivolta verso l’alto, o le piscine gonfiabili piene d’acqua per più giorni.