“Bruciare 140mila euro per tre fusioni comunali, il cui obiettivo era quello di portare avanti una linea sbagliata e bocciata dalle urne, è solo la prova di una volontà accentratrice animata da meri interessi politici”. Così il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan, che critica la somma stanziata dalla Regione Emilia Romagna per gli studi di fattibilità sulle fusioni dei Comuni piacentini a Borgonovo Val Tidone e Ziano Piacentino, Ponte dell’Olio e Vigolzone e Bettola, Farini e Ferriere e le relative consultazioni referendarie.
“Sono state promosse – attacca l’esponente del Carroccio – fusioni lontane dal sentire dei cittadini, che in alcuni casi annullavano alcune identità o specificità e presentate all’opinione pubblica come imperdibili opportunità di fare spesa pubblica per i municipi. In realtà si trattava di una fregatura subito smascherata dai piacentini, che con il loro parere negativo hanno respinto il progetto di legge del Partito Democratico. L’amministrazione regionale si faccia quindi un esame di coscienza e riveda le sue scelte accentratrici al fine di non continuare a sperperare denaro pubblico per programmi politici che la cittadinanza non apprezza”.
