Lo rapinano del portafogli e quando lui si presenta per farselo restituire viene preso a bottigliate in faccia. I fatti risalgono al 9 aprile 2016. Un ragazzo di 16 anni, residente a Fidenza, era andato a ballare insieme ad alcuni amici in una discoteca di Borgotrebbia. A un certo punto della serata il giovane si recò nel parcheggio del locale e due ragazzi, un marocchino di 21 anni e un 20enne originario del Burkina Faso, lo avvicinarono con una scusa. Improvvisamente uno dei due lo immobilizzò mentre l’altro, dopo averlo perquisito, gli rubò il portafogli contenente 20 euro. Poi si allontanarono. Subito dopo la rapina il 16enne raggiunse gli amici raccontando quanto accaduto: una ragazza della sua compagnia rivelò di conoscere il marocchino e dopo averlo contattato telefonicamente organizzò un appuntamento tra il 21enne e l’amico derubato. Appuntamento ai giardini di via Alessandria, al quartiere Infrangibile. Il 16enne si presentò ma il nordafricano, invece di restituire il maltolto, gli sferrò una bottigliata in pieno volto procurandogli profonde ferite. La vittima venne soccorsa dal 118 e condotta al pronto soccorso.
Da quel momento la polizia ha iniziato serrate indagini per cercare di risalire a entrambi i rapinatori: gli agenti si sono concentrati in particolare sul 16enne e sulla ragazza che aveva combinato l’appuntamento. I due sono stati chiamati in questura a visionare un book fotografico e tra le numerose immagini hanno riconosciuto entrambi e senza ombra di dubbio la coppia di stranieri. Nel frattempo gli investigatori hanno estratto il numero di telefono del marocchino dalla rubrica della giovane e hanno analizzato l’utenza scoprendo che la notte dell’aggressione, in effetti, il cellulare si era agganciato alla cella di Borgotrebbia prima e dell’Infrangibile poi.
Prove sufficienti che hanno convinto il pm Matteo Centini a emettere giovedì 30 marzo un ordine di custodia cautelare per i due responsabili. Il marocchino dovrà rispondere di rapina aggravata e lesioni, il 20enne del Burkina Faso, invece, solo di rapina aggravata. Si trovano ora agli arresti domiciliari.