Si è tenuto nei giorni scorsi, presso i locali del bar OMI di Pontenure, alla presenza dell’On. Paola De Micheli, un interessante e partecipato incontro sulle ragioni del SI’ al referendum costituzionale. L’iniziativa, introdotta dal segretario del locale circolo Pd, Roberto Modenesi, con la partecipazione del sindaco e della giunta comunale, oltre ad avere rappresentato una vivace occasione di dibattito, ha favorito la nascita del Comitato di Pontenure per il SI’.
Spiegando i contenuti della riforma, l’On. De Micheli ha rimarcato che le modifiche non vanno a toccare la prima parte della nostra Costituzione – relativa ai diritti e ai doveri dei cittadini, incardinata sui valori fondativi della Repubblica, nata dalla Resistenza – ma che la riforma va ad incidere sui rapporti tra i diversi livelli istituzionali, in particolare tra lo Stato centrale e le Regioni, chiarendo funzioni e competenze dei differenti ambiti istituzionali. Tutto ciò – ha sottolineato De Micheli – per permettere una semplificazione normativa e burocratica in grado di dare impulso all’economia ed alle attività produttive dei territori, ed in grado di migliorare i rapporti tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Inoltre – ha precisato – con l’eliminazione del bicameralismo perfetto si snellirà l’iter legislativo, assicurando tempi certi per l’approvazione delle leggi.
Per quanto riguarda la nuova composizione del Senato, quest’ultimo rappresenterà le istituzioni territoriali, fungendo, tra gli altri, da raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della Repubblica e l’Unione europea. Rispetto ad alcune perplessità emerse riguardo l’eccessiva concentrazione di potere nelle mani del Governo, De Micheli ha ribattuto che, con la previsione di limiti più netti per il ricorso ai decreti legge, il Parlamento tornerà finalmente ad essere il luogo centrale nella formazione delle leggi.
Infine, l’onorevole piacentina ha sottolineato che il 4 dicembre prossimo è di fondamentale rilevanza votare SI’ anche solo per la modifica dell’art. 55 della Costituzione: il nuovo articolo, infatti, prevede l’equilibrio tra uomini e donne nella rappresentanza elettiva delle Camere.