Successo di critica e pubblico nella serata promossa dal "Comitato per il NO – Fiorenzuola d'Arda" e da Forza Italia l'altra sera a Fiorenzuola presso il Ridotto del Teatro Verdi. L'incontro pubblico, dal titolo "Verso il Referendum del 4 Dicembre : cosa sappiamo veramente?", ha visto come assoluto protagonista il noto giornalista Davide Giacalone. Dopo i saluti iniziali di Paolo Arlandini, presidente del comitato, sono intervenuti Fabio Callori (vice coordinatore regionale di Forza Italia) e Jonathan Papamarenghi (coordinatore provinciale del partito) : tutti hanno esortato i presenti al voto ricordandone l'importanza e la validità senza necessità di quorum in quanto referendum confermativo.
Il protagonista assoluto della serata è stato Davide Giacalone che, incalzato dalle domande dell'avvocato Nicole Tribi (vice presidente del comitato), ha fornito dettagli, informazioni e qualche battuta per oltre due ore.
Numerosi gli apprezzamenti di un pubblico attento e divertito che a più riprese ha applaudito il relatore durante i suoi interventi. Giacalone, partendo dal referendum (un "NO" deciso e convinto), ha spaziato anche su altri argomenti di stretta attualità e sono state tante le critiche mosse verso le scelte e le prese di posizione dell'attuale governo italiano. Dal perché del referendum ("Referendum voluto da Renzi e da una parte del PD: un grave errore quella di averlo personalizzato, salvo poi pentirsi della scelta; JPMorgan non c'entra niente") all'Italicum ("Il sistema istituzionale più stabile e il governo più forte d’Europa è quello tedesco che nasce dal proporzionale, il capo del governo non è eletto dal popolo ed è governano le coalizioni. Ci basterebbe essere persone serie: non solo i politici, anche gli elettori") sono stati alcuni dei primi interventi del giornalista.
Il quale poi ha puntato il dito contro la nuova versione dell'articolo 57 che prevede l'elezione dei senatori “con metodo proporzionale”: ma otto regioni (Abruzzo, Basilicata, Friuli VG, Liguria, Marche, Molise, Umbria e Valle d’Aosta) e due province autonome (Bolzano e Trento) hanno un solo senatore, cui si unisce un solo sindaco. "Qualcuno sa dire come si elegge proporzionalmente una sola persona? Neanche dove sono due, come in Calabria e Sardegna, è possibile: semmai a metà, ma le parti non sono solo due" ha commentato ironicamente il giornalista.
E ancora "Non sono in pericolo ne' la democrazia, ne' la stabilità, ne' l'economia del Paese, indipendentemente dall'esito del referendum; se si vota NO si va avanti come prima; se dal 2000 ad oggi siamo cresciuti 18 punti in meno dell'Eurozona non è colpa del referendum ma solo ed esclusivamente del governo. Dal 2007 al 2014 abbiamo perso 8 punti più degli altri. Lo spread italiano distanzia sempre più quello spagnolo, come nei peggiori momenti: questi sono i problemi degli italiani". Per Giacalone è necessario che "il voto degli italiani all'estero andrebbe rivisto: oggi è concesso il voto a chi ha avuto parenti italiani ma che non paga le tasse in Italia, mentre chi è italiano e sta' lavorando all'estero non viene agevolato nel poter votare nel paese dove contribuisce, anche economicamente, alla sua crescita". Inoltre "E' curioso scoprire che 4 milioni di italiani ricevono la lettera dal Comitato per il Sì al costo di (almeno) 1 euro e poi lo stesso Comitato mostra i conti affermando, per sostenere la spesa, di utilizzare i 3 milioni (scarsi) della campagna referendaria: non si capisce da dove proviene il milione di euro che manca".
Tra le domande finali da parte del pubblico (che annoverava, fra gli altri, il sindaco Gandolfi e i membri della sua giunta, nonchè molti avvocati e referenti di altri comitati per il no piacentini) c'è stato anche l'intervento del coordinatore comunale di Forza Italia di Fiorenzuola Daniele Razza che ha ringraziato i presenti e il giornalista per la sua disponibilità e per aver illustrato, in maniera semplice e diretta, tanti validi motivi per andare a votare NO al prossimo referendum.