“Come sostenuto oggi nell’aula della Regione, illustrando un’interrogazione da me presentata, il sistema di lasciare ai prefetti la distribuzione dei richiedenti asilo o sedicenti tali sui territori provinciali è semplicemente demenziale. A Tabiano, in comune di Parma, a fronte di una popolazione di 500 persone sono stati inviati 150 immigrati, in altre piccole frazioni della provincia di Piacenza si contano più richiedenti profughi che abitanti. Come si fa poi a scandalizzarsi, se non solo per accondiscendere a mode radical chic, se poi a Goro la gente scende in piazza per dire no ad imposizioni calate dall’alto?” Lo afferma Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alla Regione Emilia-Romagna.
“L’ho detto alla stampa locale di Piacenza non più tardi di due giorni fa – continua la nota – e lo ribadisco ora. Se il Governo pensa di usare il pugno forte contro i suoi concittadini è legittimo e doveroso che quest’ultimi prendano in mano il manganello. Le barricate di Gorino sono solo l’anteprima di quanto accadrà di qui a breve se non la smetterà, nel nome di un buonismo tanto peloso quanto impostore, di potere pensare di portare l’Africa in Italia”.
“Alfano e Renzi – conclude Foti – ne prendano atto: l’avere trasformato i prefetti in piazzisti d’immigrati ha ridotto gli stessi ad essere considerati non i rappresentanti dello Stato, ma del participio passato del verbo essere. Un plauso agli abitanti di Gorino per avere alzato la testa e mostrato che in Italia vi è ancora chi non s’arrende ai soprusi di un Governo eletto da nessuno, ma che pretende di comandare su tutti.”