“Dal punto di vista della collaborazione tra polizia e carabinieri, credo che Piacenza possa essere considerata un esempio per tutta Italia”. Con queste parole il comandante della compagnia dei carabinieri di Piacenza Stefano Bezzeccheri riassume il concetto espresso dal comandante provinciale Corrado Scattaretico e dal questore Salvatore Arena, questa mattina insieme per raccontare il brillante esito di un’operazione che ha visto la collaborazione tra le due forze e l’arresto di due pericolosi uomini.
Tutto è iniziato la mattina del 15 ottobre scorso quando un marocchino di 21 anni è stato condotto al pronto soccorso di Piacenza da un amico: il giovane presentava ferite al volto e alle mani riconducibili a un’arma da taglio. La polizia si è recata all’ospedale chiedendo al nordafricano di ricostruire i fatti e il 21enne ha spiegato di essere stato aggredito e rapinato la sera prima da due connazionali in via Alberoni. Condotto in questura dopo aver ricevuto tutte le cure necessarie, il ragazzo ha riconosciuto i propri aggressori grazie a un album di foto segnaletiche mostratogli dagli agenti.
Il giorno dopo, il 16 ottobre, il copione si è però ripetuto. Il 21enne è stato sorpreso dai due connazionali in via San Siro e lì hanno iniziato a picchiarlo selvaggiamente. Fortunatamente in quel momento passavano alcuni ragazzi italiani che, vedendo la scena, hanno tentato di difendere il ragazzo aggredito rimanendo anche loro feriti, ma riuscendo finalmente a porre fine alla rissa. Tutto finito? Macché. I due 25enni, intenzionati a dare una lezione al rivale per chissà quale motivo, lo hanno raggiunto di nuovo in via Capra: uno dei due ha estratto uno spray al peperoncino e lo ha scaricato dritto negli occhi della vittima, l’altro ha iniziato a sferrare coltellate con una lama di 30 centimetri al volto del giovane. Alcune persone, notando la scena, hanno chiamato i carabinieri, che dopo alcune ricerche hanno trovato il 21enne sanguinante e barcollante lungo il Pubblico Passeggio.
Dopo aver raccolto le testimonianze della vittima i carabinieri hanno chiesto informazioni alla polizia in merito alla prima aggressione, quella della sera precedente. Incrociando i dati e gli indizi i militari dell’Arma si sono ricordati di una rapina messa in atto proprio dai due 25enne il 18 luglio scorso. In quel frangente la coppia, insieme ad altri tre individui di cui uno minorenne, aveva rapinato un altro giovane marocchino strappandogli uno zaino contenente circa 2mila euro in contanti. Reato per cui i nordafricani erano stati denunciati con l’accusa di rapina in concorso.
Morale, la polizia ha denunciato i due aggressori per l’accoltellamento del 14 ottobre, i carabinieri per l’episodio del giorno successivo. A queste due denunce le forze dell’ordine hanno aggiunto quella emessa in occasione della rapina del 18 luglio scorso e con tutto quel materiale si sono recati in Procura. Davanti alla violenza reiterata dei due, il Gip Giuseppe Bersani ha accolto la richiesta di emettere un’ordinanza di custodia cautelare. Nella giornata di ieri i carabinieri hanno raggiunto uno dei due malviventi in via Roma, mentre la polizia ha raggiunto il secondo in via Torti e insieme hanno condotto i malviventi al carcere delle Novate.
“Quando polizia e carabinieri collaborano in questo modo, raggiungendo risultati così positivi, la cittadinanza può essere tranquilla. Purtroppo le risorse sono poche ma l’impegno, come vedete, è davvero tanto. Collaborazione e spirito di sacrificio da parte dei nostri agenti e dei nostri carabinieri stanno portando frutti importanti” commentano Arena e Scattaretico.