Un fondo anticrisi pari a 100mila euro destinato a 98 famiglie in difficoltà. Con questo stanziamento il Comune di Piacenza, in accordo con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, ha deciso di integrare le “lacune” lasciate dalle misure nazionali di contrasto alla povertà del programma Sia, Sostegno per l’Inclusione Attiva. Il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) è una misura governativa di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata: a questo programma, nel 2016, sono state ammesse 34 famiglie piacentine, altre 98 sono state escluse. Da qui la decisione dell’amministrazione di fare squadra con i sindacati e organizzare un fondo anticrisi da destinare ai nuclei familiari che non sono riusciti ad accedere a questi benefici.
A presentare l’iniziativa questa mattina in Municipio erano presenti l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini, il segretario provinciale della Cgil Gianluca Zilocchi e i segretari aggiunti per Piacenza di Cisl e Uil, Marina Molinari e Francesco Bighi.
“In totale saranno aiutate circa 400 persone – spiega l’assessore Cugini – il sussidio è subordinato a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati ed enti no profit. Ne beneficeranno i richiedenti Sia la cui domanda, presentata dal 2 settembre al 31 ottobre 2016, non è stata ammessa per il mancato raggiungimento del punteggio necessario; verrà stilata una graduatoria che determinerà l'ammontare del contributo erogato bimestralmente per 6 mesi”.