E’ stato firmato questo pomeriggio un protocollo di intesa tra l’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil in tema di appalti pubblici di servizi e di lavori. Un accordo coerente con il Patto per il lavoro promosso dalla Regione Emilia Romagna e sottoscritto sia dalle organizzazioni sindacali che dal Comune di Piacenza, nonché con il Documento Strategico per lo sviluppo locale del Comune di Piacenza. A siglare il documento presso la sala della Giunta in Municipio, il sindaco Paolo Dosi e i rappresentanti provinciali Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl) e Francesco Bighi (Uil).
L’accordo ha come obiettivo quello di concordare, in coerenza con le norme esistenti ed il Patto per il lavoro, un insieme di impegni reciproci che hanno come obiettivo quello di determinare un sistema di appalti pubblici e di servizi che generi effetti virtuosi sul sistema economico piacentino per la tutela della qualità del lavoro e la legalità.
Diversi gli aspetti tecnici introdotti nel protocollo. L’accordo prevede tra le altre cose che il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sia la regola prevalente per l’aggiudicazione degli appalti, in coerenza con gli orientamenti prevalenti della normativa, assegnando un peso limitato alla parte economica dell’offerta. Inoltre, il Comune si impegna a sostituirsi alle imprese affidatarie in caso di inadempienza nei confronti del pagamento delle somme dovute per la retribuzione dei lavoratori. Il Comune richiederà agli appaltatori il rispetto dei contratti nazionali e territoriali del lavoro e introdurrà anche forme di premialità, con riferimento alla contrattazione aziendale ed alla clausola sociale per l’assorbimento dei lavoratori delle imprese in caso di cambio appalto.
“Si tratta di un accordo importante che cristallizza alcune delle scelte già praticate nelle gare del Comune di Piacenza e che permette di introdurre elementi di forte innovazione al fine di tutelare la qualità degli appalti e quindi la qualità del lavoro – commenta il vicesindaco con delega allo Sviluppo economico ed al lavoro, Francesco Timpano -. Molto importante l’impegno preso con riferimento alla necessità di dare continuità al Protocollo di intesa del 2012 per la prevenzione, la sicurezza e la protezione sociale dei lavoratori nei settori della logistica e della movimentazione merci, su cui realizzeremo azioni concrete in comune con le organizzazioni sindacali”.
“Siamo molto soddisfatti che il percorso avviato a maggio sia approdato, oggi, alla firma di un accordo in coerenza con i progetti che le nostre organizzazioni hanno sui temi della legalità e della qualità del lavoro negli appalti – commentano Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl) e Francesco Bighi (Uil) -. Riteniamo strategico aver limitato il peso economico nelle offerte d’appalto e, come prevede il Patto per il Lavoro firmato con la Regione, aver introdotto la certezza del posto di lavoro ed importanti garanzie economiche e normative per i lavoratori in caso di cambio d'appalto".
In tema di appalti, le parti sociali allargano il raggio d'azione e colgono l'occasione per intervenire sul comparto della logistica. “Altro punto significativo dell'intesa – proseguono Cgil, Cisl e Uil – é l’impegno dell’amministrazione comunale a coordinare politicamente il rilancio del Protocollo d'intesa del 2012 sugli appalti e la legalità nella logistica: uno strumento indispensabile di governo del territorio sul quale chiediamo, sin da oggi, l'attivazione del Tavolo Provinciale con il formale coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna. Occorre un cambio di passo nel settore in termini di qualità dei rapporti industriali anche alla luce di quanto emerso dai dati forniti dai vertici della Direzione territoriale del lavoro di Piacenza in questi giorni. Si può fare, gli esempi ci sono – concludono i sindacati – accordi come quelli fatti a Piacenza con Ikea e Xpo sono solo gli ultimi esempi della serie. E’ importante che il risultato odierno non sia un evento isolato ma occorre impegno affinché divenga apripista per buone pratiche da parte di tutte le stazioni appaltanti, pubbliche e private”.