“Ai dipendenti piacentini in Regione 180 euro, ai modenesi 2.200. Perché?”

La Giunta “ponga fine a un’evidente disparità di trattamento che riguarda una minoranza dei dipendenti della Regione Emilia-Romagna, per il solo fatto di essere arrivati dalle amministrazioni provinciali”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti (Fdi-An). La media del salario accessorio da produttività dei dipendenti provenienti dalle amministrazioni provinciali, si legge nel testo dell’atto ispettivo, “è, all’evidenza, molto differente: inesistente per quelli dell’ex Città metropolitana, 180 euro lordi per quelli dell’ex Provincia di Piacenza, 480 per quelli dell’ex Provincia di Ferrara, tra i 900 ed i 1.000 euro per quelli dell’ex Province di Parma, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, 1.400 euro per quelli dell’ex Provincia di Reggio Emilia, fino ad arrivare ai circa 2.200 euro lordi per quelli dell’ex Provincia di Modena”.

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La produttività media dei dipendenti regionali, evidenzia il consigliere, “si attesta sui 3.900 euro lordi annui. Per uniformare i trattamenti degli 840 dipendenti provenienti dalle Province servono circa 3 milioni di euro”. Appare quindi indispensabile, sottolinea il capogruppo Fdi-An, “individuare soluzioni tecniche legittime affinché, a parità di mansioni svolte, non si realizzi un divario economico così ampio”.

Nei fatti, conclude Foti, “gli unici dipendenti regionali ai quali non verrà erogato, a settembre, l’acconto sulla produttività 2016 sono quelli provenienti dalle amministrazioni provinciali”.