Fallimento dei negoziati tra Italia e Usa sul TTIP: “Vittoria importante”

Il comitato "I Piasintein I Disan No" esprime la propria soddisfazione per il fallimento dei negoziati tra UE e USA sul TTIP: «Parte del merito per questo importante risultato, che va in contro alla tutela della salute del consumatore e dell’agroalimentare italiano, va alle campagne di sensibilizzazione messe in atto dai movimenti come il nostro. Le persone hanno capito il pericolo e, tutte insieme, si sono opposte».

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«Le oltre mille firme che abbiamo raccolto al sabato mattina, per diverse settimane, nel centro storico a Piacenza, poi inviate in Parlamento, hanno certamente contribuito a dimostrare il malcontento del popolo nei confronti di quel trattato, costringendo le istituzioni ad interromperlo. Non solo: abbiamo portato avanti la campagna anti-TTIP anche attraverso incontri tecnici – ricordiamo, per esempio, il convegno con alcuni biologi e nutrizionisti. Ciò non toglie che il pericolo sia dietro l’angolo: l’eliminazione dei dazi doganali e la conseguente creazione di un mercato unico tra i due continenti, sarebbero un assist favorevole alle grandi multinazionali amiche di questa Unione Europea; pertanto, non demorderanno e, in futuro, proveranno a riproporre l’accordo». 

«Intanto, rimane una vittoria per la nostra salute – proseguono -, per la nostra tradizione, per la nostra filiera agroalimentare, per la nostra democrazia. Infatti, la sicurezza alimentare correva un grave rischio: negli Stati Uniti, gli standard igienici sono molto inferiori ai nostri; si utilizzano ormoni, anabolizzanti ed antibiotici nelle carni, che provocano la farmaco-resistenza, ossia la limitazione dell’efficacia dei medicinali in caso di reale bisogno; il pollo viene lavato con cloro e candeggina; sono permessi il glifosate e altri pesticidi oggi vietati in Italia, ritenuti cancerogeni per il nostro organismo».

Il comitato conclude auspicando una modifica ai regolarmente europei in materia di settore agroalimentare: «I burocrati di Bruxelles sembra si sveglino ogni mattina con l'obiettivo di complicare la vita degli agricoltori italiani e non solo: per esempio, non è possibile che, se un salume di pregiata qualità viene realizzato oltre i 900 metri, non possa essere classificato come Dop».