Riflessioni sull’invito in Chiesa dei musulmani
Nel giorno del perdono di san Francesco sarebbe insensato non vedere nell’accoglienza e nel perdono offerto dalla Chiesa accogliendo alcuni musulmani domenica durante la Messa un gesto di speranza e di grandezza.
Solo un intervento non umano può offrire il perdono in certi casi e la Chiesa si dimostra all’altezza del messaggio originario capace di cambiare i cuori e la storia.
Saremmo però sprovveduti se pensassimo che questo evento può cambiare e cancellare la realtà offuscando il discernimento per paura o per ignavia.
Innanzitutto i numeri: poche migliaia di fronte a due milioni di musulmani sono venuti in Chiesa e tra questi è lecito pensare non fossero tutti agnelli. Anche l’ex imam di cremona Trabelsi frequentava vescovo, sindaco PD, Chiesa e Comune. Anche qui il Sindaco Dosi si straccia le vesti.
Peccato che a Cremona l’Imam predicasse la morte per i cristiani e mandasse soldi e uomini nei campi di Al Quaeda.
Per questo fu espulso: si chiama Taqquirya ed è la facoltà per i musulmani di ingannare nei territori non ancora sotto l’Islam.
Secondo: noi non conosciamo la religione islamica ma sembra proibito parlarne male o criticarla. Non è politicamente corretto, ma è necessario farlo.
Su Asia News un famoso islamologo, padre samir Kalil samir invece afferma: “si deve anche avere il coraggio di dire che l’islam ha elementi di violenza nel corano e nella vita di Maometto. Se invece si continua a dire che l’islam è una religione di pace si crea solo confusione e mistificazione”.
Terzo, come siamo messi e cosa fare.
La responsabilità e la cecità politica dei buonisti di turno è evidente. Da anni si massacrano nei modi più truci cristiani in medio-oriente e nei paesi islamici e facciamo finta di non vedere. Ora l’attacco è in Europa e ci preoccupa.
Già un anno però, sul Corriere della Sera l’ Arcivescovo di Mosul Amel Nona scriveva :” per favore cercate di capirci. I vostri principi liberali e democratici qui non valgono nulla. Occorre che ripensiate alla nostra realtà in medio oriente perché state accogliendo un numero crescente di musulmani. Anche voi siete a rischio. Voi pensate che tutti gli uomini siano uguali.
Ma non è vero. L’islam non dice che tutti gli uomini sono uguali. I vostri valori non sono i loro valori. Se non lo capite in tempo diventerete vittima del nemico che avete accolto in casa vostra.” Tutto poi come previsto.
Ma i nostri valori? O torniamo a essere Cristiani, con una cultura personalistica vera, come diceva Biffi o finiremo musulmani. Le pappette politicamente corrette individualistiche, relativistiche ingrassano il nemico. Neanche con le canne di Stato scamperemo alla fine della nostra civiltà.
Massimo Polledri
Consigliere Comunale