Alluvione, De Micheli: “Entro la fine dell’anno i primi risarcimenti”

"Una riforma che è un 'unicum' e anche una delle imprese più faticose realizzate da quando sono al Governo. Non è stato facile acquisire 14 pareri da altrettanti dipartimenti diversi e garantire la possibilità di ricevere i soldi, con il rispetto di tutte le norme e senza incorrere in infrazioni europee. È un provvedimento imperfetto e migliorabile, ma è comunque un risultato mai conseguito prima nel nostro Paese". Lo ha spiegato il sottosegretario all'economia Paola De Micheli nella sala del consiglio della Provincia di Piacenza, davanti a una nutrita schiera di sindaci e rappresentanti delle categorie economiche, durante la presentazione delle nuove norme che permettono il risarcimento ai danni riportanti dai privati dopo l'alluvione del settembre 2015. Per le case private i primi assegni di rimborso arriveranno entro l'anno, mentre le risorse per le imprese danneggiate saranno erogate nei primi mesi del 2017.

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Il meccanismo dei risarcimenti di fatto mutua la procedura già attuata in occasione dei terremoti più recenti, in particolare quello emiliano. Il sottosegretario, che ha condotto l'incontro insieme al vice presidente della Provincia Patrizia Calza, ha spiegato la difficoltà della messa a punto delle procedure, mai adottate prima in Italia, anche rispetto al resto dei paesi europei, dove i rimborsi a seguito di eventi calamitosi coinvolgono più le assicurazioni private che gli enti pubblici.

L'esatta procedura e la documentazione necessaria per ottenere i risarcimenti saranno specificate all'interno dell'ordinanza di Protezione Civile che sarà emessa nel giro di qualche giorno. Spetterà alla Regione Emilia Romagna raccogliere tutte le domande di rimborso. "Stamattina è arrivata la bozza di ordinanza della Protezione Civile che incarica le Regioni – ha affermato Paola De Micheli – di acquisire tutta la documentazione necessaria relativa ai lavori già eseguiti o ancora da fare da parte di chi ha subito i danni dopo l'alluvione del settembre scorso.

Sono anche specificati i tempi: 90 giorni di tempo per presentare perizie e moduli forniti dai comuni per le case dei privati e 180 per le imprese, anche perché la documentazione da presentare da parte delle aziende è più complessa. Un volta raccolti tutti i dati, una delibera finale del Consiglio dei Ministri darà il via libera ai pagamenti, e ogni singolo cittadino o azienda riceverà una comunicazione con l'importo esatto del risarcimento concesso. Con tale lettera si potrà andare in banca, negli istituti convenzionati, per cedere il credito di imposta che sarà restituito dallo Stato alla banca nell'arco di un periodo pluriennale. Al cittadino, invece, l'importo del rimborso sarà liquidato subito.

Quanto ai massimali, sulle case private il tetto stabilito è di 150mila euro, mentre di 450mila per le aziende, che potranno essere rimborsate non solo per i danni agli edifici, ma anche per le perdite di macchinari e scorte, e in questo caso i due tipi di risarcimento sono cumulabili".

"Non appena la Protezione Civile avrà emesso l'ordinanza, faremo un incontro tecnico con il quale cercheremo di fornire chiarimenti alle richieste arrivate anche in questo incontro". Nel corso dell'incontro in Provincia di Piacenza, diverse le domande di chiarimento da parte degli amministratori e anche dei singoli cittadini presenti. Ma anche attestati di ringraziamento al Sottosegretario De Micheli per il lavoro svolto. "Ringrazio anch'io voi sindaci – ha concluso Paola De Micheli – perché siete stati il fronte più avanzato davanti alle richieste dei cittadini e anche i primi alleati delle istituzioni per ottenere questo risultato".