Profughi – Leganord, accoglienza è un business

 

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PROFUGHI NEL PIACENTINO, LEGA NORD: «L’ACCOGLIENZA È UN BUSINESS. NON TUTTI SCAPPANO DA GUERRE»

PIACENZA, 1 AGO. – «È vero, i profughi sono un’opportunità. Soprattutto per le cooperative rosse che vi lucrano sopra». Questa la provocazione della segreteria provinciale di Piacenza della Lega Nord, in risposta al nuovo arrivo di profughi nel piacentino. 

«Accogliere chi scappa realmente da una guerra è un compito al quale non ci dobbiamo sottrarre – spiega il Carroccio -. Distinguere i profughi dai clandestini è un dovere, per rispetto degli immigrati regolari che si trovano sul nostro territorio e di chi ha davvero diritto allo status di rifugiato. Le fonti ministeriali parlano chiaro: gli esiti delle richieste d’asilo di maggio 2016 attestano un diniego del 63%. Ciò vuol dire che il restante 37%, prima di vedersi rifiutata la richiesta, ha vissuto a spese dello Stato, sulle spalle dei cittadini italiani, costando 35€ al giorno per clandestino. Da tempo, denunciamo un malfunzionamento nel sistema dell’accoglienza. Non è un caso che i tempi per valutare la domanda d’asilo siano eccessivamente lunghi e operati entro i nostri confini. Così facendo, nel frattempo le cooperative rosse amiche di una certa parte politica si arricchiscono, alimentando i loschi affari di cui Mafia Capitale ci ha messo a conoscenza».

I sindaci del piacentino sono stati, inoltre, sollecitati a dare una mano, prendendo d’esempio Bertuzzi a Coli. La Lega non è d’accordo: «I primi cittadini della provincia di Piacenza devono, prima di tutto, garantire i servizi alle persone che pagano le tasse e lavorano regolarmente. Il sindaco di Coli, probabilmente, quando parla dei giovani che non sono disposti a fare certi tipi di lavoro, si riferisce a quei ragazzi che non hanno intenzione di accettare stipendi sottopagati da bassa manovalanza del Settecento, a causa di una concorrenza sleale che gli sta rubando il futuro»