“Nel timore che il Pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza non sia sufficientemente affollato, sindaco e assessore ai lavori pubblici, cercano di porvi rimedio decidendo l’installazione di un cordolo fisso sul Corso Vittorio Emanuele, foriero di cadute a raffica”, così commenta l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale, il consigliere Tommaso Foti. Il riferimento è al cordolo installato lungo il tratto nuovo di Corso Vittorio Emanuele che questa mattina, martedì 5 luglio, ha causato la caduta di uno scooterista. L'uomo a bordo del mezzo ha urtato lo spartitraffico con una ruota ed è caduto rovinosamente a terra, per lui si è reso necessario l'intervento del 118 che ha condotto il ferito al pronto soccorso di Piacenza. Le sue condizioni non sono gravi, però l'incidente ha suscitato malumore tra le fila dell'opposizione in consiglio comunale, in primis appunto il consigliere di Fratelli d'Italia. Ma Foti non è l'unico. A lamentarsi anche alcuni residenti e negozianti che ritengono il cordolo inutile e pericoloso. Addirittura, secondo qualcuno, l'incidente allo scooterista sarebbe salito alla ribalta delle cronache perchè si è reso necessario l'intervento del 118 con ambulanza e automedica, ma in realtà sarebbero almeno una decina le persone inciampate o cadute mentre pedalavano in bicicletta e per le quali non si è reso necessario l'intervento degli operatori sanitari.
IL COMUNICATO DI TOMMASO FOTI (FRATELLI D'ITALIA)
“Francamente non si sa se essere più sconcertati o più rassegnati per questa serie di ostacoli posti sulle strade pubbliche che – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – hanno l’unico obiettivo di complicare la vita a chi lavora e produce. Prima è stato il turno delle “parigine”, poi dei “biscotti” , oggi delle “lingue di suocera”, domani attendiamo l’ennesima allocazione di un ingombro stradale del duo Cisini-Dosi, prima di opportunamente denominarlo.”
“E’ pur vero che i piacentini sono pazienti – continua Foti – ma siamo veramente al limite della sopportabilità, anche perché i fatti ci dicono che, nonostante l’inventiva dei due prodi amministratori comunali, rimasti affezionati evidentemente al Lego, l’incidentalità stradale non diminuisce mentre cresce il timore dei cittadini di percorrere le strade e i marciapiedi pubblici, oltre ovviamente le piste ciclabili.”
“Chissà se tanto spasmodico interesse per il suolo pubblico – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia – rappresenti per la Giunta Comunale una via d’uscita per non occuparsi di cosa corre sotto lo stesso, ad esempio i Rivi urbani. Ma occuparsi di quest’ultimo tema significherebbe occuparsi dei cittadini, a differenza degli ingombri stradali che allietano solo i portafogli chi li produce e chi li colloca.”