Il bilancio di previsione della Provincia miete le prime vittime. Dopo lo scontro che aveva portato i sindaci di centrodestra martedì scorso a uscire dall’aula e far mancare il numero legale, è arrivata la rottura più plateale. “Dopo le elezioni comunali del 5 giugno lo scenario è cambiato e non vogliamo essere strumentalizzate”, hanno detto Gloria Zanardi e Paola Galvani, le consigliere che oggi, giovedì 16 giugno, hanno rimesso le rispettive deleghe. Inoltre il consigliere Filippo Ballerini ha chiesto le dimissioni del presidente Francesco Rolleri. In questo modo si aprono nuovi scenari e viene abbandonata la stagione bipartisan che aveva segnato la giunta provinciale finora.
Il comunicato di Gloria Zanardi: "Il Consigliere di Fratelli d'Italia, Filippo Bertolini, ha chiesto le dimissioni del Presidente Rolleri. Non posso esprimermi incondizionatamente a favore delle dimissioni. Ho lavorato, sino a ieri, con il Presidente e la Giunta, tra l'altro bene e costruttivamente, e sarebbe strumentale ed una contraddizione manifestare una posizione di netto contrasto a Francesco Rolleri. Al contempo non posso sottrarmi ad un serio momento di riflessione che la situazione attuale impone. Che condivida o meno la scelta nel merito di alcuni sindaci del centrodestra, gli stessi hanno preso una netta posizione e non può essere sottovalutata. Io mi sono sempre fatta forza con i voti ricevuti dagli amministratori locali, ma ora aumentano i perplessi e, soprattutto, è evidente che, a seguito delle ultime elezioni amministrative, gli equilibri politici provinciali siano cambiati. Occorre una riflessione per tutti, anche per il centrosinistra. Perché se alla scorsa assemblea dei sindaci è mancato il numero legale è perché erano assenti anche le rappresentanze del centrosinistra. Ad ottobre sarà il banco di prova. Io, probabilmente, non parteciperò alla competizione elettorale. Se ci sarà qualcuno che saprà fare meglio dell'amministrazione attuale, destra o sinistra che sia, io sarò felice perché il mio interesse è il bene del territorio. In questo momento di riflessione per tutti e di scelte voglio fare delle precisazioni. Io non ho mai fatto ragionamenti prettamente politici e partitici, tanto che ho deciso di collaborare in Provincia con il PD nell'interesse del territorio. Credo di avere lavorato tanto, bene e gratuitamente e ho ricevuto, per questo, profondi attestati di stima. Sono sempre stata onesta, politicamente ed umanamente, nelle scelte che ho fatto in questi anni. Non nego che vorrei continuare nei miei progetti in cui ho messo anima e cuore e sono, tra l'altro, completamente trasversali (come l'ultima iniziativa che è stata accolta dalle amministratrici della provincia da destra a sinistra). Io ho accettato le deleghe per lavorare e l'ho fatto. Non mi sono mai piaciute le chiacchiere. Ora non posso permettere che la mia posizione in Provincia venga strumentalizzata per battaglie partitiche, né da Forza Italia, né da altri e men che meno dal PD, perché vorrebbe dire anche togliere valore al lavoro concreto portato avanti sino ad ora. Preciso che la scelta non è nemmeno per essere accondiscendente nei confronti di chi mi ha attaccato per la mia posizione fino all'altro giorno, ma è completamente autonoma. Alla luce di tutto ciò, ho consegnato le mie deleghe al Presidente. Non voglio cedere a compromessi, ricatti, poltrone, chiacchiere, come non ho mai fatto, né da una parte né dall'altra. Al Presidente le responsabilità per la scelta in merito".