Torna a fare parlare di sé la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi e, in particolare, l'annosa questione relativa alla natura giuridica della stessa. In una interrogazione urgente rivolta al sindaco Dosi, i consiglieri comunali Tommaso Foti ed Erika Opizzi sostengono che "la Giunta Comunale, adducendo come motivazione – palesemente infondata – il rispetto delle norme di legge in materia di trasparenza e di lotta alla corruzione, ha attivato un'unilaterale pubblicizzazione della Galleria d'Arte Moderna "Ricci Oddi", classificando quest'ultima nella macrocategoria delle società in controllo pubblico".
Per Foti e Opizzi "la circostanza che la Giunta Comunale sia ricca di poche ma confuse idee, ancorché avallate da due pareri attribuiti alla Direzione legale, trova piena conferma nell'affermazione secondo cui il consiglio d'amministrazione della Galleria Ricci Oddi sarebbe composto anche di quattro membri nominati da enti pubblici, quando è chiaro a tutti che gli stessi sono tre."
I consiglieri comunali di Fratelli d'Italia aggiungono che "prescindendo dalle valutazioni che il consiglio d'amministrazione della Galleria Ricci Oddi, se investito della questione, abbia potuto o meno avere espresso al riguardo, rimane il fatto che la classificazione di soggetto pubblico che ne fa la Giunta Comunale non può trovare alcuna giustificazione né in fatto, né in diritto".
Foti e Opizzi, quindi, denunciano come illegittimi " gli obblighi inopinatamente imposti ai consiglieri d'amministrazione della Ricci Oddi da parte della Giunta Comunale, dimentica del fatto che il Comune di Piacenza adempie a proprie spese unicamente agli obblighi conseguenti l'accettazione dell'atto di donazione e di fondazione della Galleria, sicché anche l'applicazione a quest'ultima di eventuali sanzioni risulterebbe illegittima".
I consiglieri di Fratelli d'Italia chiedono di conoscere le ragioni per le quali " esautorando il consiglio d'amministrazione della Galleria d'Arte "Ricci Oddi" dai poteri allo stesso segnatamente ed esclusivamente attribuiti dallo Statuto, la Giunta Comunale di Piacenza abbia surrettiziamente attivato una procedura di pubblicizzazione della Galleria stessa.
"Diciamo alto e forte giù le mani dalla Ricci Oddi – concludono Foti e Opizzi e per questo chiediamo al Sindaco Dosi e alla Giunta di revocare una delibera che di fatto la vuole trasformare in un carrozzone pubblico."