«Un insuccesso annunciato. I piacentini sono stanchi delle parole di un’amministrazione comunale inconcludente e dei sermoni di chi pensa che il solo dialogo basti a risolvere le criticità dovute ad un’immigrazione e un’integrazione forzate: per questo motivo la gente ha disertato la riunione convocata dalla Fabbrica dei Grilli».
Lo sostiene in una nota la Lega Nord di Piacenza all’indomani dell’incontro tenutosi al Circolo culturale Roma in presenza di Bernardo Carli della Fabbrica dei Grilli e dell'assessore comunale al Welfare, Stefano Cugini.
«La presenza di sole quattro persone tra residenti ed esercenti del quartiere, alle quali si sono aggiunti tre militanti leghisti che hanno preso parte all’assemblea con curiosità e voglia di confronto, danno la misura di quanto certe idee siano considerate ormai come fantasiose da una cittadinanza sfiduciata e snervata. Tale – critica il Carroccio cittadino – è anche la proposta delle “multe morali” avanzata da Cugini, sanzioni immaginarie elevate dai cittadini che solo nel mondo delle favole potrebbero dissuadere i balordi dal compiere gesti scorretti e illegali. Ci chiediamo dunque chi se la senta di interagire con gruppi di persone ubriache o che si fronteggiano con coltelli e colli di bottiglia e quale esito possa avere una semplice osservazione mossa verso questi soggetti».
Le soluzioni, secondo la sezione piacentina della Lega, sono invece contenute nel “Decalogo per la sicurezza urbana” recentemente presentato in occasione della manifestazione contro il degrado.
«I nostri suggerimenti – prosegue il Carroccio – sono stati consegnati anche a Cugini, sebbene sui social network affermi che non siano pervenute proposte da parte nostra. Un risanamento di Porta Galera, infatti, deve passare anche attraverso pattugliamenti costanti della polizia municipale, che va impegnata nella lotta contro il degrado e l’abusivismo invece di essere limitata a multe e mansioni burocratiche come prevede ora la giunta Dosi. Altra nostra indicazione, che ribadiamo affinché non passi inosservata all’assessore per la seconda volta, è quella di introdurre l’impiego di agenti della municipale in borghese per giocare sull’effetto sorpresa».