Internet, dalla Regione 26 milioni di euro investiti per la banda larga

 Connettersi a Internet ad alta velocità sarà possibile anche per quelle che fino ad oggi erano considerate “aree scoperte”. L’Assemblea Legislativa regionale ha dato il via libera alla nuova Agenda digitale dell’Emilia-Romagna (Ader) che descrive obiettivi, interventi e risorse per realizzare una “Emilia-Romagna online” al 100% entro il 2020.

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“Non si può essere competitivi sul mercato senza la banda larga”, hanno commentato i consiglieri regionali del Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi, riferendosi in particolare alle aree produttive del piacentino che ne sono sprovviste. Per accedere ai fondi la Regione ha quindi invitato Comuni e Unioni di Comuni a candidare, tra il 15 marzo e il 15 aprile, le aree da connettere con accesso ad Internet a 100 Mbps. Gli enti locali dovranno segnalare zone classificate oggi come “aree bianche” dal Ministero dello Sviluppo economico, a causa del fallimento del mercato nell’offerta e nell’accesso ai servizi a banda larga e ultra larga.

“Siamo a conoscenza delle difficoltà di connessione di alcuni comuni piacentini ed è arrivato il momento di colmare il digital divide, garantendo a tutti la massima qualità nell’accesso alle reti, rivolgendo particolare attenzione al tessuto produttivo e al mondo scolastico”, hanno sottolineato Molinari e Tarasconi. Entro cinque anni saranno 180 le aree produttive interessate dagli interventi regionali. Sono escluse, da queste, le aree produttive rurali con problemi di sviluppo (zona D della classificazione Fers).

La realizzazione degli interventi, lo ricordiamo, è sostenuta con i fondi del Programma operativo regionale (Por Fesr) 2014-2020 che, complessivamente, destina allo sviluppo dell’ICT e all’attuazione dell’Agenda digitale circa 26 milioni di euro. Questa cifra va ad inserirsi nei 75 milioni di euro nell’ambito dei Fondi strutturali europei destinati all’Emilia-Romagna che beneficerà anche dei restanti 49 provenienti dal Psr per colmare gli svantaggi infrastrutturali di alcune aree produttive e residenziali. A questa somma si aggiungono 180 milioni di euro dallo Stato riservati all’Emilia-Romagna per lo sviluppo della banda ultra larga.