Non poteva mancare, dopo la grande festa dei tifosi del Piacenza, la “benedizione” di Piovani. Una vera e propria bandiera per questi colori: ha indossato la maglia biancorossa dal 1990 al 2001, conquistando ben 4 promozione. Lui qui ha costruito le pagine più belle della sua carriera: “Sono stati quattro anni di inferno e questa promozione ha un significato molto particolare per tutta la piazza. Tutte le promozioni sono belle, ma questa ha un sapore speciale: era importante riconquistare il calcio che conta”
Il grande pubblico: “Era molto importante riconquistare i tifosi. Nelle ultime partite c’è stato un riavvicinamento dei sostenitori alla squadra. Hanno 1500 abbonati, ma hanno toccato anche i 3000 spettatori. Sono cifre importanti per una serie D. Il prossimo anno potrebbero essere molti di pià. Quando sono arrivato al Piacenza, nel ‘90, c’erano 2.000 persone a vederci. Nel giro di due anni sono diventate 22.000. Quando scali le categorie è normale che questo accada. Mi auguro con tutto il cuore che questa società possa ripetere lo stesso percorso che abbiamo fatto noi negli anni Novanta”
Il Piacenza dei record: “Mi ha colpito molto la solidità della squadra. Del resto ha un allenatore molto bravo e preparato. Vincere non è mai facile, serve un gruppo di ragazzi col cervello, cosa che il mister ha avuto. Hanno avuto un’incredibile continuità di risultati e lo dimostra il fatto che hanno ottenuto la promozione con ben due mesi di anticipo. Alle spalle c’è sempre stata una società sempre presente e composta da persone preparate”
Un plauso particolare a capitan Matteassi: “Io Luca l’ho visto crescere a Piacenza. Poi è andato in categorie minori, ma ha sempre fatto bene. E’ un giocatore molto importante, in campo e nello spogliatoio. Del resto i risultati che ha ottenuto parlano per lui.