Confedilizia ringrazia Reggi: “Con lui pioggia di immobili e di soldi”

"La posizione di rilevanza nazionale di Reggi porta a Piacenza, specificamente agli enti locali, una pioggia di denaro e/o di beni immobili. Ma questa pioggia benefica non deve essere l’occasione per eseguire opere non necessarie, come qualche politico in vena di spendita già pregusta. E’ questa l’osservazione di Confedilizia Piacenza, che così – in un comunicato – prosegue: “S’impone una grossa riflessione, che coinvolge l’intera classe politica e dirigente (se c’è) della nostra provincia. La disponibilità di risorse economiche va sfruttata per mettere anzitutto in sicurezza enti – come le case popolari – che presentano un bilancio da «disastro annunciato» e che, se non verranno risanati, si risolveranno prima o poi in impiego di fondi pubblici, di qualsiasi origine essi siano”. La Confedilizia sottolinea, ancora: “una volta che un esponente politico porta a Piacenza non chiacchiere al futuro (come i contributi per l’alluvione provinciale) o chiacchiere per guadagnare tempo (come fa il Comune di Piacenza con la pesante contribuzione di Bonifica che grava sui cittadini proprietari di casa o condòmini), ma – al contrario – benefici concreti e tangibili, questo – diciamolo pure – “momento magico” di Piacenza deve essere colto al balzo per diminuire il gravame pubblico che condiziona, in particolare nella nostra provincia, la rinascita: una diminuzione generalizzata di tasse (la Provincia ha il proprio tributo ambientale, invece, al limite massimo e, per il Comune di Piacenza, basta fare riferimento al caro acqua e al carico di altri servizi essenziali) è possibile, solo che la classe politica cambi strategia di consenso, non opere pubbliche da prima Repubblica, ma strategia per dare respiro ai cittadini”. Il comunicato così conclude: “Monitoreremo la situazione passo passo. Non illusioni subito, ma maggiori disponibilità – attraverso una minore tassazione – per i consumi. Anche i commercianti e gli altri come artigiani, agricoltori e piccoli industriali (le cui organizzazioni appoggiano invece la crescente contribuzione del Consorzio di Bonifica) dovrebbero battersi per questa linea innovativa e non viceversa. Il Comune, poi, potrebbe pensare a mettere in sicurezza i rivi urbani sotterranei, invece di pensare solo a scaricarne la proprietà (da sempre pacificamente ritenuta pubblica) sui privati cittadini che vi abitano sopra, in condominio o case singole”. 

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