Fiorenzuola, Sensoli (M5s): “Quali servizi saranno attivi nel nuovo ospedale?”

Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, parteciperò domani alla cerimonia della posa della prima pietra della nuova struttura. “Ancora troppi dubbi e nodi irrisolti”.

Radio Sound

 “Ancora troppi dubbi e nodi irrisolti sul nuovo ospedale di Fiorenzuola”. È quanto sostiene Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, che sabato 13 febbraio parteciperà alla cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo padiglione dell’ospedale di Fiorenzuola, in provincia di Piacenza. “Anche se ormai mancano poche ore all’avvio dei lavori crediamo che siano ancora molti i punti critici che riguardano la costruzione del nuovo ospedale – spiega Raffaella Sensoli – in particolare per quel che riguarda i servizi, con alcuni specializzazioni che rischiano di sparire e un percorso partecipato con i cittadini che non è mai stato tale”. Secondo la consigliera regionale del M5S il progetto, ormai arrivato alla fase di progettazione esecutiva, e che prevede oltre a studi medici, ambulatori, centro prelievi e uffici amministrativi, anche più di 90 posti letto di degenza dei quali non è stato ancora dichiarato a quale tipo di reparto faranno capo. “E' chiaro che non essendoci alcuna sala operatoria esistente (sono state tutte demolite) non sono tanti i reparti possibili, ovvero riabilitazione, medicina, lungodegenza – spiega Raffaella Sensoli – Tutto quindi porterebbe alla fine dell'intervento la perdita da parte di Fiorenzuola dei reparti di ostetricia, ginecologia, ortopedia, chirurgia, otorinolaringoiatria, e pediatria che prima erano presenti”. Altra criticità è quella che riguarda il percorso di partecipazione che non sarebbe stato applicato a pieno. “Spesso AUSL e Comune non hanno risposto alle richieste di chiarimento dei cittadini – aggiunge Raffaella Sensoli – come non è stato dato il progetto dell'ospedale al Comitato, quasi a voler sostenere che i cittadini non siano soggetti interessati alla struttura sanitaria. Anche sui costi poi c’è stata poca chiarezza. Il bando prevede una spesa di circa 8.200.000 euro per la realizzazione di opere utili alla ricostruzione ma a quanto ci risulta resteranno fuori diversi interventi come studi medici, uffici amministrativi, ambulatori, centro prelievi e servizi riabilitazione, oltre ad aree esterne e parcheggi. Occorrerebbe quindi che ci fosse più chiarezza sulle spese effettive della ricostruzione visto che l'edificio terminato nel 2009, con all'incirca le stesse dimensioni, è costato più di 20 milioni di euro”.