Alluvione, Dosi: “Parole travisate, nessuna accusa del Comune alla Regione”

“E’ avvilente, per me e per tutte le persone che da un mese stanno lavorando insieme per la ricostruzione, leggere titoli di giornale che riducono l’impegno di queste settimane a inesistenti atti di accusa tra le istituzioni. Ancor più se guardiamo al costruttivo percorso di collaborazione instauratosi sin dall’inizio tra Comune e Regione Emilia Romagna, finalizzato a dare risposte efficaci, in tempi brevi, ai cittadini colpiti dall’alluvione del 14 settembre scorso”.

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Questo il commento del sindaco Paolo Dosi alla notizia pubblicata oggi dalla stampa locale, secondo cui l’Amministrazione piacentina imputerebbe a Bologna un’eccessiva genericità nella diramazione dell’allarme.

“Nella ricostruzione degli eventi che l’ingegner Gaetano Fedele, dirigente comunale competente per la Protezione Civile, ha effettuato ieri in commissione consiliare – rimarca il sindaco – tale presunta attribuzione di colpa alla Regione non c’è in alcun modo stata e mi preme che questo sia ben chiaro”.

“Ho semplicemente ripercorso i fatti di quella drammatica notte – precisa a questo proposito lo stesso Gaetano Fedele – con l’esecuzione di tutte le procedure previste dal Piano di Protezione Civile vigente. Le mie parole sono state travisate, trasformandole in un’accusa che in realtà non ho mai lanciato. Semmai, ed è una considerazione che abbiamo fatto nell’immediato, confrontandoci innanzitutto con la Regione, la portata eccezionale delle precipitazioni e le gravissime, ma imprevedibili conseguenze che si sono verificate ci hanno fatto subito comprendere la necessità di integrare il Piano, sia sotto il profilo della comunicazione e delle modalità di rilevamento dei fenomeni, sia per quanto concerne la condivisione delle informazioni e la diffusione delle allerte”.

“Non è costume né del sottoscritto, né di questa Amministrazione, esercitare l’attività dello scaricabarile. Ci siamo sempre assunti la responsabilità degli atti di nostra competenza – prosegue Dosi – coinvolgendo gli organismi regionali nei tempi e nei modi previsti per gli interventi a loro richiesti e individuando, nel loro operato, un punto di riferimento solido e sempre presente sul nostro territorio. Spiace, oggi, dover rilevare la restituzione parziale, imprecisa e pretestuosa di quanto ha spiegato l’ingegner Fedele, peraltro sulla scia di quello che già il sindaco aveva ampiamente illustrato di fronte al Consiglio comunale, anche in quell’occasione senza chiamare in causa la Regione Emilia Romagna. La settimana prossima, quando parlerò io stesso alla Commissione, avrò modo di ribadirlo ulteriormente”.

“Mai come in questa circostanza – conclude il primo cittadino – è stata fattiva e costante la cooperazione tra i Comuni, la Provincia, la Regione e il Governo centrale, proprio perché le istituzioni agiscono in sinergia e non una contro l’altra. E’ grave che l’ostinata ricerca di un colpevole, a fini prettamente polemici e strumentali, abbia avallato una ricostruzione carente e tendenziosa dei fatti, che non tiene conto dello sforzo collettivo messo in atto sin qui, né del lavoro che insieme, da Piacenza a Bologna, continueremo a svolgere”.