La questione della diga del Brugneto resta irrisolta nonostante il rilascio straordinario di 600mila metri cubi d’acqua di cinque giorni fa. Secondo la Lega Nord gli effetti di questo nuovo rilascio sono già finiti, come spiega Giampaolo Maloberti del Carroccio. “Basta guardare il fiume Trebbia per rendersi conto che all’atto pratico non c’è stato nessun risultato, per fortuna è piovuto ma anche due giorni di temporali non possono risolvere la situazione, si tratta di una semplice pezza ad una situazione estremamente grave. L’unica salvezza per il territorio piacentino sarebbe modificare radicalmente le modalità di rilascio delle risorse idriche”.
Un dato significativo per il Carroccio, in concomitanza con l’arrivo di 400 tonnellate di rifiuti dalla Liguria: “Il territorio piacentino ha dimostrato una disponibilità ben diversa rispetto a quello ligure. Anche perché la diga del Brugneto è piena, l’invaso è colmo e non sarebbe costato nulla rilasciare 3-4 milioni di metri cubi. Ciò che lascia perplessi è l’atteggiamento degli ‘addetti ai lavori’, mi riferisco ai presidenti delle Regioni Emilia Romagna e Liguria, rispettivamente Bonaccini e Toti, all’assessore Paola Gazzolo, al Consorzio di Bonifica e ai sindacati di categoria: o non conoscono il problema, e sarebbe gravissimo, o si tratta di una presa in giro. All’annuncio dell’ulteriore rilascio di 600mila metri cubi tutti hanno gridato vittoria mentre noi eravamo gli unici a dire che non sarebbero serviti a nulla, e così è stato. L’unica speranza, come dicevo prima, è che passata quest’estate ci sia il tempo e la volontà di ridiscutere l’accordo con la Liguria”.