Sulle linee ferroviarie gestite da Trenitalia, in alcune tratte d'interesse della Regione Emilia-Romagna, "si sono verificate – nei giorni scorsi – situazioni a dire poco imbarazzanti, con passeggeri ostaggi di treni incandescenti e personale mobile (macchinisti e capitreno) costretto a lavorare in condizioni esasperate". Lo scrive Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione alla Giunta per sapere se e quali iniziative intenda assumere nei confronti di Trenitalia "affinché dette censurabili, sotto più profili, situazioni non abbiano più a ripetersi, e ciò anche per un elementare dovere di rispetto verso l'utenza (che paga quanto richiesto per il servizio) e verso il personale in servizio che non è pagato per fare da parafulmine a deprecabili politiche gestionali dell'azienda stessa".
“Le condizioni in cui i passeggeri e il personale sono costretti a viaggiare- rileva Foti- sono conseguenza delle politiche di appalto e subappalto a condizioni stracciate, che ha fatto venire meno la manutenzione preventiva degli impianti di condizionamento dei treni”.
TRENI. FOTI (FDI): EPISODI VIOLENZA A BORDO, SERVONO MISURE PER RENDERE SICURI VIAGGI PASSEGGERI
Interrogazione alla Giunta dopo il "gravissimo" episodio sulla Livorno-Pisa, "che potrebbe ripetersi sulle nostre linee regionali. Presenza personale di vigilanza nei convogli"
Il "gravissimo episodio di violenza commesso da un extracomunitario nei confronti di una passeggera – così come messo in luce anche da filmati postati sui social network – che si è consumato sul treno regionale Livorno-Pisa". "Analogo episodio di brutale violenza" che "potrebbe ripetersi anche sui treni regionali in servizio sulle tratte dell'Emilia-Romagna". Lo evidenzia Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione alla Giunta per sapere se su detti treni regionali, in servizio in Emilia-Romagna, "risultino attivi e funzionanti impianti di videosorveglianza e se gli stessi siano collegati alle centrali operative delle Forze dell'ordine".
Il consigliere chiede anche "se e quali siano gli orientamenti della Giunta regionale a riguardo e, in particolare, se non ritenga di dovere chiedere a Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) di assumere ogni utile iniziative volta a rendere sicuro il percorso dell'utente che sceglie il trasporto su rotaia", e ciò "anche attraverso la presenza a bordo dei treni regionali di personale della vigilanza privata cui affidare il compito di prevenire e/o reprimere ogni forma di violenza".