"Un bilancio difficoltoso che deve far fronte alla forte riduzione dei trasferimenti statali per i Comuni".Così ha esordito l'assessore al bilancio Luigi Gazzola nella sua relazione alla commissione questo pomeriggio a Palazzo Mercanti. Nel concreto, il primo punto da sottolineare e' che l'amministrazione proseguirà nell'opera di riduzione della spesa già avviata negli ultimi anni e che ha permesso di recuperare complessivamente 5 milioni di euro. Sul fronte delle entrate un'altra misura forte – continua l'assessore "sarà la lotta all'evasione facendo un lavoro intensivo e puntuale per recuperare il gettito fiscale". Rimangono stabili Tari e Tasi, anche se verranno introdotte agevolazioni e un'aumento delle detrazioni per le famiglie più numerose. Aumentano invece l'aliquota Imu per i terreni agricoli e quella per i comodati gratuiti, una misura necessaria – spiega l'assessore Gazzola – per far quadrare i conti. Si prevede infatti un aumento di un milione di euro degli introiti derivanti dall'Imu rispetto allo scorso anno. Un aumento che andrà di pari passo con la lotta a tutto tondo all'evasione: si passerà dalla verifica a campione a quella puntuale del gettito derivato da Imu e Tasi, anche grazie alla collaborazione con l'agenzia delle entrate per recuperare l'insoluto. Sul fronte degli investimenti – ha proseguito Gazzola – ci sarà un impegno forte per Expo con ulteriori risorse economiche e iniziative per favorire lo sviluppo turistico del nostro territorio, a partire dagli interventi sui siti internet e sulla segnaletica turistica. Tra i pochi presenti ai banchi dell'opposizione le critiche più dure al bilancio arrivano da Marco Colosimo di Piacenza Viva e Mirta Quagliaroli del Movimento 5 Stelle. Per Colosimo "occorre rivedere la spesa nei servizi sociali, che pesa per il 23,8% del totale, ottimizzandone l'efficienza". Ma la questione fondamentale resta un'altra: "Perché – si chiede- la città investe poco più di 1 milione in cultura e praticamente nulla in turismo? Se vogliamo rilanciare economicamente lo sviluppo della nostra città la strada oggi e' l'investimento in cultura. Senza considerare poi i soli 13mila euro nello sviluppo economico. A cosa servono? Se servono a finanziare lo start up di impresa sono largamente insufficienti. Vogliamo veramente cambiare questa città o lasciarla così com'è?" Per la Quagliaroli, invece, "si sta agendo solo sull'aumento delle tasse per aumentare le entrate. Spero che venga fatta una verifica ulteriore sulle spese perché ci sono margini di miglioramento per quanto riguarda la loro rimodulazione. I servizi sociali vengono dati a pioggia e non con criteri di progressività. Senza considerare poi l'imposta di soggiorno che prosegue nel principio di tassare i cittadini piuttosto che razionalizzare le spese".