Stop al patto di stabilità in cambio dell’accoglienza, Lega: “Inqualificabile”

“Togliere le catene del patto di stabilità ai comuni che si fanno carico degli immigrati è un’altra delle inqualificabili proposte del tandem Renzi-Alfano”. La Lega Nord provinciale di Piacenza critica la proposta governativa di non contabilizzare nel patto di stabilità le spese sostenute dalle amministrazioni municipali per l’accoglienza. "Dietro a questa operazione non si intravede la volontà di migliorare le condizioni di vita di disoccupati, esodati, invalidi e anziani con la pensione minima, ma di garantire assistenza ad una minoranza che non ha diritto di ottenere benefici scavalcando il crescente numero di cittadini prostrati da una sconsiderata austerità. Il fine del governo sembra piuttosto quello di pagare per inondare i nostri centri abitati di cittadini che non potranno avere un futuro in un’Italia dissanguata e in un’Europa in crisi".

Radio Sound

"Piuttosto, il governo dovrebbe allentare il patto di stabilità per rilanciare opere necessarie alla collettività che generano occupazione, ad esempio interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria, e permettere ai comuni di intervenire con politiche sociali che arginino una miseria sempre più diffusa". 

 

IL COMUNICATO DELLA LEGA NORD

“Si tratta – sostiene la segreteria provinciale del Carroccio – di un raggiro nei confronti dei sindaci: a causa di un piano che penalizza gli enti locali virtuosi tutelando quelli meno oculati, essi per anni non hanno potuto utilizzare a vantaggio della collettività le proprie risorse e d’ora in poi riceveranno un incentivo solo se contribuiranno a favorire un flusso migratorio illimitato e che nessuno sembra intenzionato a governare. Dietro a questa operazione non si intravede la volontà di migliorare le condizioni di vita di disoccupati, esodati, invalidi e anziani con la pensione minima, ma di garantire assistenza ad una minoranza che non ha diritto di ottenere benefici scavalcando il crescente numero di cittadini prostrati da una sconsiderata austerità. Il fine del governo sembra piuttosto quello di pagare per inondare i nostri centri abitati di cittadini che non potranno avere un futuro in un’Italia dissanguata e in un’Europa in crisi. Non sono infatti chiari i dettagli dell’operazione economica: il rischio – insiste la Lega – è che questo disegno finisca per gravare sulle casse statali, quindi con prelievi dalle tasche dei cittadini attraverso un aumento della pressione fiscale. I 900 milioni di euro spesi annualmente per il salvataggio e l’accoglienza degli immigrati sono già un’enormità alla quale non può aggiungersi il progetto di sbloccare il patto di stabilità per incoraggiare i sindaci a ricevere gli stranieri. Piuttosto, il governo dovrebbe allentare il patto di stabilità per rilanciare opere necessarie alla collettività che generano occupazione, ad esempio interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria, e permettere ai comuni di intervenire con politiche sociali che arginino una miseria sempre più diffusa. Per quanto ancora le fasce della popolazione più sofferenti dovranno restare indietro vedendo assegnare vantaggi a chi nemmeno ha diritto dello status di rifugiato e vive per anni sulle nostre spalle? Di questo Renzi e Alfano sembrano non curarsi per opportunismo politico".