«La volontà di aumentare l’Imu agricola a Piacenza non è frutto di una decisione maturata dalla Lega Nord». Il dipartimento Agricoltura del Carroccio piacentino prende le distanze dall’emendamento presentato dal leghista Massimo Polledri nell’ultimo consiglio comunale, modifica che è stata approvata con i voti di maggioranza e opposizione. «Ci dissociamo – comunica il dipartimento Agricoltura – da quella che consideriamo come un’iniziativa autonoma del consigliere Polledri. Il provvedimento, non è stato precedentemente discusso all’interno del movimento. Segreteria provinciale e cittadina, oltre altre alle figure preposte ad osservare questa materia, non sono state avvertite da Polledri di questa sua proposta che riteniamo un grave errore. Portare dallo 0,76 allo 0,79 percento il valore dell’aliquota può costituire un ulteriore rischio per un settore che sta affrontando periodi tormentati. In un momento particolarmente difficile per l’economia, e quindi anche per questo comparto, è ingiusto inasprire la pressione fiscale per chi produce e genera posti di lavoro direttamente o indirettamente Lodevole l’intenzione alla base della mozione ovvero agevolare l’imprenditoria giovanile. Tuttavia, non è gravando su di una categoria che se ne favorisce un’altra: il comune deve essere in grado di recuperare quelle risorse in altro modo tagliando spese inutili».