Il grafico nell’editoria e non solo

Una figura essenziale, sia per le aziende in generale sia per l’editoria, è il grafico. Il motivo per cui è indispensabile, è facile da cogliere: la prima cosa che colpisce un possibile lettore è la copertina. Ecco dunque che il grafico è il primo ad avere il contatto con il pubblico. Inutile affidare il progetto grafico a qualcuno che non è di professione, il risultato non sarà affatto uno ottimo.

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Dovendo lavorare con l’immagine, dovrà essere una persona particolarmente propensa a tutto ciò che riguarda l’immagine e la comunicazione.

Detto altrimenti, il grafico è una figura professionale che lavora nel settore della comunicazione visiva. Il suo lavoro consiste principalmente nel creare oggetti visivi, intesi per essere stampati, pubblicati o trasmessi tramite i media elettronici allo scopo di comunicare un messaggio al pubblico nel modo più semplice ed efficace, tramite il testo e le immagini.

Inoltre, le loro conoscenze spaziano tra diverse discipline, come la comunicazione, ma anche la fotografia, tipografia e web design.

Come termine, il graphic design è nuovo, risale al 1922, quindi anche la figura in sé ha una storia piuttosto recente. Nonostante la giovane età della professione, questa nuova arte ha fatto passi da gigante in poco tempo.

Oltre alla tecnologia e alle conoscenze adeguate, il graphic designer si avvale di spirito critico e della creatività.

Per ottenere una posizione di lavoro come graphic designer è solitamente considerato essenziale avere almeno un certificato, ricevuto dopo aver conseguito gli studi in un istituto specializzato privato o in una scuola commerciale. Per dimostrare le proprie potenzialità, in genere viene inoltre richiesto un portfolio dei propri lavori.