I Fratelli Borgazzi sono l’emblema di Piacenza in musica. Di una città – e per riverbero della sua provincia – con grandi potenzialità ma dal carattere schivo. Autoironica, come i suoi abitanti sanno essere, al punto da risultare quasi autolesionista (la smacchiatura del giaguaro di bersaniana memoria ne è forse l’emblema degli ultimi anni). Evocativa, come certi scorci del centro storico o paesaggi delle valli, ma conosciuti da pochi cultori a livello nazionale. E deliziosa, nei cibi che questa terra è in grado di produrre e non altrettanto a promuovere.
Insomma, Carlo Cantore, Andrea Chiappini e Niccolò Bisotti, non sono dei semplici musicisti che cercano di scalare le vette delle classifiche, ma sembrano più i custodi di tutte queste caratteristiche – quelle positive – che, in un periodo segnato da selfie, tweet, googolate e twerkate, rischiano seriamente di andare perdute.
In occasione del decennale dalla loro formazione, abbiamo avuto il piacere di averli ospiti negli studi di Radio Sound95, per un’occasione speciale: l’uscita del loro nuovo album, previsto per metà giugno, “dal 15 al 20” tanto per non creare troppe aspettative, e lanciare i singoli che trascineranno il disco.
Intervistati in diretta da Laura Badiini, alla quale è spettato il duro compito di estorcergli qualche parola in più rispetto a quanto cantato nell’Lp, hanno spiegato come sarà strutturato questo nuovo sforzo creativo (l’intervista audio ascoltabile in allegato), che si arricchiesce di una chicca: ogni brano avrà un intro decisamente insolito, tratto dai dialoghi del film culto Yuppies, (con De Sica, Calà, Boldi e Greggio).
E il loro album si intitola, appunto, “I giovani di successo” (che è anche il sottotitolo della pellicola) perché, hanno scherzato, “ormai siamo sulla cresta dell’onda”, e conterrà 17 canzoni, delle quali 6 inedite. Le altre, per festeggiare il decennale, sono invece state rimaneggiate, rimasterizzare e remixate dal loro repertorio classico, per la gioia di chi li segue dagli esordi. Non manca, come ogni gruppo di "successo", persino la collaborazione di prestigio. E non poteva che essere An Harbour, all’anagrafe Federico Pagani, cantautore piacentino che si è distinto nell’ultima serie di X Factor, altrettanto talentuoso e decisamente poco incline a piegarsi al mercato mainstream.
Due i singoli che abbiamo poi avuto modo di ascoltare e farvi ascoltare in diretta. Il primo è stato “Trent’anni”, inedita e forse autobiografica (il tempo passa anche per le Boy band) e “L’autostrada dell’amore”, uno dei primi, se non il primo pezzo scritto dal tridente Cantore, Chiappini, Bisotti sotto il nome di Fratelli Borgazzi.
“Abbiamo iniziato per gioco e ancora con questo spirito andiamo avanti – hanno sottolineato – scrivendo e suonando canzoni che ci piacciono e sembra piacciano anche ai piacentini”. Semplice, no? La stessa risposta che potrebbe darvi il titolare di un’osteria a caso lungo la Valtrebbia: perché hai iniziato e continui a farlo? Per cucinare piatti che piacciono a me e ai miei clienti. Altro che Masterchef o Prove del cuoco.
A questa genuinità si aggiunge che, dagli esordi, i tre moschettieri della musica locale hanno sempre rifiutato di esibirsi live: “Abbiamo anche declinato offerte importanti – hanno precisato – ma mai dire mai”. Quindi, potremo aspettarci che prima o poi romperete il ghiaccio? gli è stato chiesto. “A noi non piace rompere il ghiaccio”. Chapeau.