Abolire i campi nomadi, come sono oggi configurati, per ripristinare la legalità nelle zone periferiche. Va in questa direzione il progetto di legge che il gruppo della Lega Nord Emilia e Romagna presenterà prossimamente all'assemblea legislativa di Bologna. «I campi nomadi sono retaggio di un'inciviltà che viene da lontano e sono stati istituiti a fini di lucro» ha affermato il segretario provinciale del Carroccio, Pietro Pisani, presentando il disegno di legge insieme ai consiglieri regionali Matteo Rancan e Fabio Rainieri (che è anche segretario nazionale del movimento). «Il nostro obiettivo – ha aggiunto Pisani – è quello di smantellare questi ghetti per far trionfare il rispetto della legalità, nonostante qualcuno ci stia ostacolando creando tensioni contro il nostro movimento». Il disegno di legge incomincia con l'introduzione di una modifica nominale: non si parlerà più di nomadi, ma più precisamente di rom e sinti, e il termine campo sarà sostituito da quello di area di sosta. Rom e sinti potranno utilizzare le aree di sosta per un massimo di sei mesi facendosi carico delle utenze di luce, gas e acqua. Oltre ad esse, saranno realizzate anche le aree di transito, per le quali la permanenza massima prevista è di due settimane. La permanenza in queste ultime, potrà essere richiesta anche dai lavoratori circensi, sempre previo pagamento delle spese. Il disegno di legge instituisce inoltre un fondo regionale per lo smantellamento dei campi nomadi, il quale coprirà fino al 50 percento delle spese sostenute dai comuni per eseguire gli interventi di sgombero e demolizione. Alle amministrazioni comunali verranno assegnati maggiori poteri in termini di sorveglianza e tutela in campo igienico e sanitario, oltre che di protezione dei minori. «Innanzitutto – ha evidenziato Rancan – deve cambiare la mentalità oggi dominante, secondo la quale a rom e sinti vanno garantiti solo diritti senza imporre doveri. Il progetto di legge punta alla promozione di iniziative contro l'abbandono scolastico, che vanno verso un'integrazione a 360 gradi fin dai banchi di scuola». Il testo prossimamente dovrà essere vagliato dalle apposite commissioni prima di raggiungere l'ufficio del presidente della regione, che darà il via libera alla votazione in aula. «L'abolizione dei campi – ha sottolineato Rainieri, che è anche vicepresidente del consiglio regionale – permette di sanare una situazione peggiore di quella di baraccopoli o favelas brasiliane. ¦È fondamentale che rom e sinti trovino un alloggio come tutti, con le difficoltà che ciò comporta. Non deve più passare il cocnetto che abbiano più diritti degli altri cittadini».