“Oggi siamo abituati a parlare di personalizzazione della politica in senso negativo. Berlinguer incarnava invece l’esatto contrario: fu un politico capace di fondere idealità e proposte programmatiche”. Sarà una serata dedicata alle origini della sinistra italiana e in particolare alla figura dell’indimenticato Enrico Berlinguer quella che Flavio Chiapponi, presidente dell’associazione Piacenza Futura e ultimo segretario piacentino dei Ds,
ha presentato stamattina (13 maggio) alla sede del Partito Democratico che ha collaborato all’organizzazione dell’evento. “Qualcuno era comunista perché c’era Berlinguer” il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 15 maggio alle 21 alla Sala dei Teatini e al quale parteciperanno la filosofa Laura Boella, la storica Vanessa Roghi e il deputato Pier Luigi Bersani. Gli ospiti si lasceranno andare a una riflessione sul leader comunista dopo il trentennale della scomparsa. Per Chiapponi, che si è detto orgoglioso di rilanciare l’attività di Piacenza Futura con una serata di questo calibro, la figura di Berlinguer rappresenta ancora oggi una sorta di stella cometa per chi fa politica a sinistra: “Pensiamo che Berlinguer sia una di quelle figure che meritano essere ricordate per essere stato un punto di svolta della politica italiana – ha detto – egli rappresentò istanze e opinioni molto sentite tra la gente, anche oltre i confini strettamente della sinistra. Berlinguer fu di una lungimiranza senza pari: penso alla questione morale che aveva posto oppure quando dichiarò, in un’intervista a Repubblica, di sentirsi molto più tranquillo sotto l’ombrello della Nato in un momento storico in cui il mondo era diviso in due blocchi”.
A introdurre i lavori ci penserà il segretario del Pd Loris Caragnano. “Ringrazio la Fondazione per l’iniziativa. Belringuer è stata una delle figure politiche più importanti del secondo Dopoguerra. Ci porterà a riflettere sul ruolo che avevano i partiti che a mio avviso va recuperato”.