Bilancio comunale, sindacati: “No ad aumento Irpef ed esternalizzazione nidi”

 La strada dei conti di bilancio degli enti pubblici è stretta. Lo sanno bene i segretari confederali Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl) e Gianmaria Pighi (Uil) che hanno consegnato all'amministrazione comunale di Piacenza un documento in cui sono indicate le proposte per trovare le risorse, euro per euro, all'interno del bilancio comunale. Proposte che nascono da una serie di ipotesi di intervento individuate da sindaco e giunta e sottoposte alle organizzazioni sindacali nei giorni scorsi. Oggi le parti sociali hanno avanzato le loro controproposte all'interno di questo quadro, privilegiando quegli interventi “compatibili con crismi di equità e solidarietà che erano alla base delle richieste avanzate all'inizio di questo percorso” scrivono in una nota Cgil, Cisl e Uil di Piacenza.
“Nel documento che abbiamo illustrato all'amministrazione – aggiungono Zilocchi, Molinari e Borotti – sono presenti provvedimenti che non andrebbero ad aggravare ma semmai a sollevare cittadini e famiglie colpiti dalla crisi”.
Sindacati però che confermano la loro indisponibilità all'aumento dell'addizionale Irpef che “andrebbe a colpire le fasce più deboli” ma ne difendono la progressività. Fortemente contrari anche “ad un'ulteriore esternalizzazione dei servizi per l'infanzia” e spingono verso una lotta sempre più stringente all'evasione fiscale. Nel documento che al termine del periodo di “emergenza bilancio” potrebbe sfociare in un accordo Amministrazione-parti sociali, queste affrontano temi come i trasporti, le reti, le politiche giovanili e avanzano la proposta di costituire un “Tavolo di monitoraggio” sull'applicazione della nuova Isee. Ma, soprattutto, privilegiano leve fiscali locali capaci di portare nelle casse del Comune 730mila euro. Bene le aliquote Irpef progressive e le detrazioni TASI adottate nel 2014, i sindacati chiedono conferma delle aliquote ridotte per le abitazioni ad affitto concordato per quanto riguarda l'IMU. 
Ma è proprio sull'Imu che alcuni aggiustamenti possono portare beneficio per le casse comunali “potrebbe essere accettabile un intervento di riorganizzazione delle aliquote IMU” scrivono Cgil, Cisl e Uil. Per le seconde casa locate a canone concordato, l'Aliquota IMU potrebbe essere adeguata fino a rispetto a quanto i cittadini hanno pagato di IMU sulla prima casa nel 2013 (con maggior introito di circa 150.000 euro).
Si potrebbe anche intervenire sulle Aliquote degli Immobili Locati a Canone Libero (con maggior introito di circa 120.000 euro), sulle Aliquote dei Terreni Agricoli (maggior introito di circa 160.000 euro ) e su quelle delle Aree edificabili che sono state giustamente esentate dal pagamento della Tasi ma che potrebbero portare circa 200.000 euro con aggiustamenti Imu.
Per quanto riguarda gli Immobili concessi in Comodato d' Uso Gratuito, le agevolazioni potrebbero essere limitate ad una sola Unità Immobiliare e a parenti entro il primo grado. Oggi anche un nipote del proprietario può godere di queste agevolazioni: un'apertura che spesso nasconde abusi. Ma si potrebbe prevedere un innalzamento dell' Aliquota che comunque mantenga in essere questa agevolazione (maggior introito complessivo di circa 100.000 euro). Il totale dei maggiori introiti sarebbe di circa 730.000 euro. “La quota mancante – scrivono i sindacati – potrebbero essere trovate con gli strumenti di lotta all'evasione fiscale”.
Sempre sul tema locazioni, i sindacati registrano risultati negativi sulla Tasi applicata agli inquilini piacentini: “Occorre fare una seria riflessione – scrivono – evitando situazioni di morosità incolpevole. A tale riguardo – propongono – si potrebbe prevedere un'esenzione, per gli inquilini, fino a 800 euro di Rendita Catastale”.

Radio Sound