Il sindaco Dosi in sedia a rotelle per sostenere la “Marcia delle Carrozzine”

“La vita è già complicata per tutti di questi tempi. Figuratevi come possa esserlo per una persona disabile”.  La si può procunciare in tanti modi una frase del genere, anche battendo i pugni sul tavolo o piangendo, e non ci sarebbe niente di scandaloso. Invece Jasna Socec parla col sorriso, e lo fa stando seduta sulla sua sedia a rotelle. E’ uno schiaffo in piena faccia a quella parte di mondo (larghissima) che passa la sua vita a lamentarsi di qualcosa o di qualcuno stando dritta sulle sue gambe e godendo, grazie al cielo, di buona salute. Uno schiaffo che si fa dare volentieri il sindaco di Piacenza Paolo Dosi (pur non avendone decisamente bisogno, va detto) a nome di tutta Piacenza accogliendo l’invito dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle a presenziare oggi sotto i portici di palazzo Mercanti per un’iniziativa nazionale che, si spera, smuoverà le coscienze. E già sta iniziando a farlo.

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Si chiama "La Marcia delle Carrozzine", parte dal Geaad, Gruppo europeo per l’autosufficienza avanzata della disabilità, ed è portata avanti a Piacenza da Jasna, 53 anni, madre di due figli e rimasta sola otto anni fa quando si è ammalata di sclerosi multipla. E’ stata lei questa mattina, circondata da un manipolo sorridente di uomini e donne in carrozzina, a consegnare al sindaco Dosi (senza clamori, senza eccessi, senza lagne eccessive) un documento che sintetizza  la condizione  (tremenda) di chi oggi si trova a vivere nella disabilità e, soprattutto, si propone di fare richieste specifiche in modo che tale condizione diventi il meno pesante possibile; "e benchè oggi la sensibilità sia maggiore di un tempo, c'è ancora tanto da fare" dice Jasna. 

Le richieste contenute nel documento sono rivolte al governo, naturalmente, ma sono richieste che il sindaco di Piacenza ha accolto nel modo più disponibile che si possa immaginare (anche simbolicamente, sedendosi al posto di Jasna sulla carrozzina davanti ai fotografi e ai giornalisti), promettendo che farà tutto quanto è nei poteri di un primo cittadino per potenziare e rendere sempre più efficace la rete di iniziative che già c’è e che è frutto della collaborazione – l’ha sottolineato lo stesso Dosi con forza – con le varie associazioni e con le tante famiglie di persone disabili.  

Una disponibilità, quella del sindaco Dosi, sulla quale non ha mancato di porre l'accento positivo Mirta Quagliaroli, capogruppo dell’M5S in Consiglio comunale e promotrice dell’incontro di oggi di fronte al Comune, appena prima di sviscerare un paio dei dieci punti contenuti nel documento consegnato al primo cittadino. Il primo è l’urgenza che venga fatta rispettare davvero la legge contro le barriere architettoniche, ma non solo rilevando eventuali mancanze bensì stanziando fondi con i quali i singoli Comuni possano effettivamente mettere in campo opere di adeguamento; il secondo riguarda l’assegno di invalidità: “Sfido chiunque a vivere con 280 euro al mese”.