“I sindaci che non pagheranno non avranno il servizio”. E’ categorica la Provincia con i cinque sindaci che hanno annunciato, e oggi ribadito, di non essere pronti a pagare la cifra stabilita da via Garibaldi per poter mantenere i servizi di trasporto pubblico locale, gestito da Seta. Si tratta di 500mila euro totali, suddivisi in base alle caratteristiche, tra 47 comuni, che però i sindaci di Cadeo, Cortemaggiore, Caorso, Ziano e Lugagnano si sono detti contrari a versare. La linea dura della Provincia, che comunque ha espresso l’intenzione di far cambiare idea a questi cinque “dissidenti”, l’ha espressa il consigliere delegato al traporto pubblico, Luca Quintavalla: “Non ci sono obblighi, però è un atteggiamento volontaristico deciso dal territorio. Perché verrà versata una cifra del 50% di quanto precedentemente preventivato, anche grazie alla Regione. Le risorse scarseggiano, quindi è chiaro che il contributo pubblico è fondamentale. Chiarisco poi – ha continuato Quintavalla – che i Comuni non sono stati coinvolti solo per il lato economico ma anche per partecipare al tavolo della pianificazione, per progettare un percorso comune sul trasporto pubblico dei prossimi dieci anni. Lavorerò fino all’ultimo perché tutti aderiscano, ma le risorse che mancheranno non le potremo andare a chiedere alle altre amministrazioni virtuose ha sottolineato – ma bisognerà fare dei tagli e si partirà da quei Comuni che non hanno messo i soldi”.
Una linea condivisa anche da Tempi Agenzia, che pur non entrando nel merito della questione, attraverso il presidente Gianluca Micconi ha fatto sapere di essere stupita questa presa di posizione, anche perché “proprio per quei cinque Comuni i servizi sono stati potenziati in questi anni. Non vedo la necessità di queste prese di posizione, perché non ci sono risorse e in un momento in cui sono necessari dei tagli dolorosi sarebbe il caso di darci una mano, in vista della scadenza del contratto di servizio con il gestore e la gara in vista del prossimo anno. Abbiamo già incontrato i sindaci per pianificare insieme i progetti futuri e quindi mi sembra una presa di posizione incomprensibile”.