Fare chiarezza su quello che sarà il futuro dei dipendenti delle ex Province che, con la legge Delrio, sono state trasformate in enti territoriali di secondo livello. Lo chiede alla Giunta regionale un’interpellanza del gruppo della Lega Nord, primo firmatario Matteo Rancan, che invita Bonaccini a spiegare quali sono le linee guida che la giunta intende adottare.
IL COMUNICATO DI MATTEO RANCAN
“Con la trasformazione delle Provincie e la conseguente istituzione delle città Metropolitane – spiega Rancan – si rende necessario il ricollocamento di circa 20 mila lavoratori presso Regioni e Comuni, oltre che presso le pubbliche amministrazioni centrali. A gennaio – spiega Rancan – il Presidente Stefano Bonaccini e il sottosegretario alla presidenza Andrea Rossi avevano promesso che entro i primi di marzo laGiunta avrebbe presentato il progetto di legge per la riorganizzazione dellevecchie Provincie con il passaggio alle Aree Vaste e che la Regione avrebbegarantito le risorse per permettere la continuità dei servizi. Ad oggi, però – attacca -, la situazione è particolarmente incerta; non si conoscono il piano di riordino, né i costi che saranno posti a carico del bilancio della Regione Emilia-Romagna. Per questo a Bonaccini chiediamo di conoscere il numero dei dipendenti delle Provincie e della Città Metropolitana di Bologna e quanti, dovranno essere ricollocati. Fondamentale anche che la giunta faccia chiarezza sui costi a carico della Regione Emilia-Romagna, su dove e come sarà impiegato il personale ricollocato presso la Regione e su come saranno impiegate le risorse (40 milioni di euro) previste nel documento strategico regionale dell'Emilia-Romagna per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020. In gioco ci sono il futuro e il lavoro della nostra gente. Non è più il tempo di scherzare”.