Moderati ai margini della maggioranza. Colla: ora basta. Rocchi: Dosi? Voto 5

 La delibera sulla ripubblicizzazione della gestione del servizio anziani dell’Asp è passata in consiglio, anche se a ben vedere la maggioranza ha perso più di un pezzo per strada nella via crucis rappresentato dalla lunga seduta di ieri, durata ben 7 ore. 
Chi, tra gli altri, non ha preso bene, non solo questo provvedimento proposto dalla giunta, ma soprattutto il modo con il quale è stato presentato, sono i due consiglieri della lista dei Moderati. Che, in teoria, dovrebbe essere l’emanazione civica della maggioranza. 
E invece, oltre ad aver votato contro la delibera, passata la nottata, non hanno ancora smaltito la delusione per come sono andate le cose.  Lo ha confermato Lucia Rocchi, che anche nell’intervento in consiglio comunale non le mandò certo a dire: “Siamo ancora nella maggioranza, certo, però rappresentiamo un gruppo anomalo che, non avendo alle spalle un partito, può usare la propria testa e la propria coscienza in modo libero. Le logiche di partito sono quelle che, alla fine, portano il consigliere a ricompattarsi su una sola linea, noi invece possiamo fare i giocatori liberi. Non verso l’amministrazione, quanto in coerenza con i cittadini che ci hanno votato, indipendentemente dai diktat di qualcuno”. Un’amarezza, come detto, più che sul provvedimento in sé, quanto sulle modalità di partecipazione alle decisioni che vi sarebbero all’interno dei vari gruppi di maggioranza: “Cerchaimo di partecipare agli incontri poi, però, loro fanno anche quelli legati al Pd, ai quali non siamo invitati. Ci dispiace, quindi, che predano delle decisioni senza tenere conto del nostro parere e poi ci chiamino un’ora prima. Allora è normale sentirsi un po’ esclusi. Forse, da qualche punto di vista, un po’ ce lo meritiamo” ha detto la consigliera Rocchi che, alla fine, ricordandosi del suo passato di professoressa, non ha mancato di dare un voto all’azione politica del sindaco e della sua giunta sulla questione Asp: “Non ho dubbi: 5”.

Radio Sound

Molto critico anche il suo collega di lista, Roberto Colla, il quale già in passato aveva tuonato verso la maggioranza ai tempi del rimpasto di giunta. Allora non vennero interpellati, se non all’ultimo. Ora è avvenuto, ha detto, il medesimo atteggiamento: “La nostra presenza in maggioranza non cambia dopo il voto di ieri, però continueremo ad avere uno sguardo critico. Noi due, unendo le forze, cerchiamo di ottenere il meglio in relazione a quello che ci avevano chiesto i cittadini che ci hanno voluto qui, da 8 anni a questa parte”. E così, chiarisce Colla, se la il loro sostegno non è messo in discussione, certamente qualche riserva in più, in futuro, ci potrà essere: “Un confronto politico è necessario. Se si fa parte di una squadra non si chiamano i giocatori un’ora prima. Quando c’era Reggi, se le cose non andavano bene, mi chiamava. E se da una commissione usciva un provvedimento non votato da tutta la maggioranza, lui o l’assessore competente mi chiamavano. A me personalmente, in questo caso, mi hanno chiamato alle 21 di martedì sera per dirmi che, forse, avrebbero presentato un emendamento. Pur sapendo della nostra posizione e delle tante domande fatte nelle riunioni. Che non avevano avuto risposta”.  
Insomma, da arbitro consumato qual è fuori da palazzo Mercanti, il consigliere dei Moderati non sente di espellere Dosi e la sua giunta ma, almeno, di rivolgergli un richiamo verbale: “Ne ho già consumati tanti di cartellini gialli, se ne estraggo un altro sarebbe un rosso. Quindi, essendo magnanimo, mi limito a un richiamo molto, molto fermo. Però è l’ultima volta”.