Controllori fissi di Apcoa in tutti i parcheggi della città per contrastare l’abusivismo e garantire la sicurezza dei cittadini. Così i Giovani Padani di Piacenza intervengono sul tema dei parcheggiatori abusivi. I giovani della Lega Nord riconoscono alla giunta comunale il merito di ave incrementato i controlli e di aver adottate le prime misure, ora chiedono però una soluzione definitiva.
IL COMUNICATO DEI GIOVANI PADANI: "BENE SEQUESTRI E DENUNCE, MA DEVE ESSERE SOLO L'INIZIO"
Il Comune di Piacenza ha finalmente iniziato a cercare di ripristinare la legalità nei parcheggi della città, purtroppo invasi da anni da fastidiosi posteggiatori abusivi, compiendo i primi sequestri e denunciando un senegalese che richiedeva con insistenza un pagamento in aggiunta a quello del parcometro ad alcuni malcapitati conducenti. Siamo soddisfatti che le nostre recenti segnalazioni stiano portando ad un concreto risultato – continua la nota dei giovani del Carroccio – ma dobbiamo constatare che, una volta terminati i controlli della polizia municipale, i parcheggiatori abusivi ritornano senza problemi ad effettuare la loro "consueta" attività. Sproniamo quindi il Comune ad insistere con maggiori controlli ma, soprattutto, a cercare di trovare una soluzione definitiva al problema. Recentemente, da circa due settimane, sono stati assegnati al parcheggio di Via Casali (Piazza Cittadella) due controllori Apcoa fissi "durante gli orari di maggior affluenza", in modo da renderlo sicuro senza persone che infastidiscono chi parcheggia, in special modo donne ed anziani. Riteniamo quindi, e proponiamo ufficialmente, che il personale Apcoa sia spalmato su tutti i parcheggi che riscontrano il problema degli abusivi, in modo da rendere la nostra città libera da parcheggiatori molesti. Certo, questo comporterà un costo maggiore per le casse comunali, ma cosa c'è di più prezioso della sicurezza e del poter essere liberi di parcheggiare nella propria città senza paura di ritrovarsi la macchina danneggiata? Senza entrare in polemica per certe spese che non condividiamo fatte dal Comune, crediamo che i soldi si possano trovare se solo lo si vuole".