Dopo aver inaugurato la Apimell-Seminat-Buon Vivere a Piacenza Expo, il presidente della Regione Stefano Bonaccini insieme con la giunta regionale ha tenuto una riunione a Palazzo Mercanti. Riunione al termine della quale ha affermato con forzxa che la Regione dirà un secco No "a un deposito nazionale di scorie nucleari a Caorso, perché è un territorio che ha già dato”. Subito dopo la riunione vertice a porte chiuse in Provincia dove ha ascoltato le istanze dei sindaci del territorio.
L'INTERVISTA A BONACCINI
"Avevamo detto che saremmo stati molto sul territorio ed eccoci qui" ha esordito Bonaccini. "Piacenza è una delle porte di ingresso all'Emilia Romagna, è un territorio strategico per noi, basta con la continua lamentela dell'abbandono che non fa bene a nessuno. L'Expo sarà un'occasione importante e Piacenza sarà un territorio che ne beneficerà perché ha importanti eccellenze dal punto di vista turistico ed enogastronomico e questa fiera ne è un esempio. Abbiamo messo quasi un milione di euro per potenziare il trasporto ferroviario per Piacenza, Parma, Bologna verso Milano". Bonaccini ha poi affrontato alcuni temi caldi che sta affrontando la sua giunta. Primo il Nuovo Patto per il lavoro. "Abbiamo fatto una seduta di confronto che le forze sociali e gli amministratori. Entro maggio, ci siamo dati una scadenza precisa, vareremo un patto per il lavoro. L'obiettivo è creare nuovi livelli occupazionali. Io vedo segnali di ripresa evidenti. Dopo Trento e Bolzano arrivano le province emiliane. Insomma, se il Paese riparte, l'Emilia Romagna potrà dare un grande contributo. Questa provincia può dire la sua anche con prodotti a marchio speciale". Oggi incontrerà anche i sindaci del territorio piacentino che si aspettano riposte su Province ed area vasta: "Fra un paio d'anni le province non ci saranno più . Si può avere un rapporto tra Regione e Unioni dei comuni oppure si può sperimentare l'area vasta. Il piccolo e bello non vale più. Decideremo insieme ai territori. Però nella globalizzazione stare da soli è una debolezza. Sulle competenze dei nuovi enti di secondo livello raggiungeremo un accordo con i presidenti delle Province e con i sindacati, nessun laboratori resterà senza lavoro. Ci metteremo più di 20 milioni di euro". Infine una battuta sull'importante assemblea del Pd in programma domani è chiamata a decidere il nuovo segretario: "Non è che un partito deve cercare l'unanimismo, ma se trova l'unità si dà anche una risposta non ai dirigenti, ma alla gente. Mi auguro sia un'assemblea in cui si trovi la più larga condivisione possibile. Così come è successo per il presidente della Repubblica Mattarella".
La Giunta regionale riunita a Piacenza. Il presidente Bonaccini: "Ribadiamo un fermo no alla realizzazione di impianti o depositi di scorie e avviamo un percorso per la dismissione della centrale di Caorso". Incontro con gli amministratori locali. "Rilanciamo il ruolo di questo territorio, fondamentale per il sistema regionale anche in vista dell'Expo"
Piacenza – Conferma della contrarietà della Regione Emilia-Romagna alla realizzazione di impianti nucleari, avvio di un percorso per la dismissione della centrale di Caorso e fermo no a un deposito nazionale di scorie nucleari nel piacentino. E’ la posizione espressa oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, al termine della Giunta regionale riunitasi oggi a Piacenza, dove è impegnata nella presentazione dei programmi e dei progetti in vista di Expo Milano 2015.
"Ribadiamo – ha precisato Bonaccini – una scelta chiara: abbiamo sempre detto no alle centrali nucleari quando il Governo Berlusconi, con l’appoggio della Lega Nord, immaginava di costruirne di nuove anche sul nostro territorio, così come abbiamo sempre detto no ad accogliere un deposito nazionale di scorie radioattive. La popolazione piacentina ha già sopportato in passato la presenza dell’impianto di Caorso e i disagi connessi al prolungato processo di smantellamento”.
Dopo la Giunta, nella sede del Palazzo della Provincia il presidente Bonaccini e il suo esecutivo hanno incontrato gli amministratori locali piacentini tra cui il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il presidente della Provincia Francesco Rolleri e i presidenti delle Unioni comunali. “Piacenza e la sua provincia – ha aggiunto il presidente della Regione – rappresentano una grande potenzialità, la porta d’ingresso dell’Emilia-Romagna: un ruolo strategico che va valorizzato e sostenuto per capitalizzare al meglio le tante eccellenze a partire dall’agroalimentare soprattutto in vista del'Expo. Inoltre la Regione è vicina a Piacenza e ai piacentini, non per assisterla ma perché Piacenza è uno dei cardini di un sistema regionale che deve essere sinergico, per agganciare tutti insieme la ripresa economica che sta facendosi largo”.
“La Regione ha già investito – ha concluso il presidente – quasi 1 milione di euro a Piacenza per potenziare il trasporto ferroviario. Credo che questa realtà abbia bisogno non di più servizi ma di una maggiore qualità. Stiamo lavorando e dialogando con la Regione Lombardia: noi abbiamo già fatto i primi investimenti, ora speriamo che anche loro li facciano, per il bene dei cittadini e del territorio”.
RANCAN(LEGA), SOLO UNO SPOT PER IL PRESIDENTE PAGATO DA TUTTI I CONTRIBUENTI
“Sulla carta la giunta itinerante è sicuramente uno strumento utile per ascoltare le istanze che giungono dai Comuni. Peccato che ancora una volta si trasformi in una passerella per il presidente Bonaccini e per la sua giunta, e non sia un reale strumento di ascolto dei territori”. Così Matteo Rancan, consigliere regionale del Carroccio attacca la Giunta Bonaccini oggi riunita a Piacenza.
“Prima della riunione di giunta il presidente Bonaccini – spiega Rancan – ha visitato la Fiera di Piacenza per l’inaugurazione delle mostre Seminat, Apimel e Buon Vivere. Alle 11.30, ha riunito la giunta presso il Palazzo comunale e alle 14.30, nella sede del Palazzo della Provincia la stessa giunta incontrerà gli amministratori locali piacentini. Ma attenzione, non tutti. O meglio, non a tutti sarà data la parola. Su 48 sindaci potranno intervenire solo i presidenti delle unioni dei Comuni per un tempo massimo di 5 minuti a testa. I consiglieri regionali di minoranza non sono stati invitati e gli altri sindaci avranno solo la possibilità di ascoltare. E questo sarebbe un modo per capire le esigenze dei territori? Ma stiamo scherzando? Se questo è ascoltare le esigenze dei territori allora siamo davvero su due pianeti differenti”.
“Così la giunta itinerante diventa uno strumento di sponsorizzazione per il presidente e la sua squadra. Ma se di questo si tratta almeno chiamiamo le cose con il loro nome. Nessuna giunta itinerante per ascoltare i territori, ma una giunta itinerante per sorridere alle telecamere e ai flash dei fotografi dei giornali locali”.
“Senza dubbio un ottimo spot. Peccato solo che sia pagato da tutti i contribuenti”.
Rappresentanti di associazioni, imprenditori, enti e istituzioni locali. Tutti “attori” che porteranno nella vetrina internazionale dell’Expo le eccellenze, la ricerca e la capacità di innovazione dell’Emilia-Romagna. Li ha incontrati oggi, nel Castello di Rivalta (Gazzola), il presidente della Regione Stefano Bonaccini, insieme alla giunta. “L’Esposizione Universale – ha sottolineato Bonaccini – sarà un’occasione formidabile, perché renderà ancora più evidente il ruolo della nostra regione nella ricerca e nell’innovazione, a favore del sistema industriale e agroalimentare. Non solo: rappresenterà anche una grandissima chance per il nostro turismo”.
Ad aprire i lavori, nel pomeriggio, l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi; nelle sezioni tematiche sono intervenuti gli assessori Caselli (Agricoltura) e Corsini (Turismo). Durante l’incontro è stata illustrata la partecipazione della Regione all’Expo e si è fatto il punto sui progetti dei territori e delle imprese. All’ordine del giorno, l’Università e i nuovi protagonisti dell’Esposizione Universale, il settore agroalimentare, il ruolo di Food Valley, Motor Valley e Wellness Valley come “driver” per il turismo regionale verso Expo.
L’appuntamento di Milano, come è emerso durante il confronto, “dovrà essere – ha ribadito Bonaccini – un’occasione concreta di sviluppo e di proiezione sui mercati internazionali dell’agricoltura dell’Emilia-Romagna, e dell’industria di trasformazione agroalimentare, riconosciuta peraltro in tutto il mondo per l’eccellenza e la reputazione dei suoi marchi. Non solo: della rete dei centri di ricerca e innovazione, impegnati sui temi della sicurezza alimentare, della tracciabilità e sostenibilità ambientale. E sempre da Expo dovrà emergere il volto della solidarietà, del no profit e della cooperazione, per raccontare una regione e la sua identità”. E lo farà, in primo luogo, ha concluso il presidente, con il World Food research and innovation Forum, “il progetto strategico della Regione che, partendo dall’Esposizione Universale, vuole creare una piattaforma permanente e internazionale sui temi dell’alimentazione, dell’innovazione e della sicurezza in campo alimentare e agroalimentare”.
La partecipazione delle imprese
La manifestazione di interesse per l’animazione della Piazzetta rivolta a soggetti no-profit in rappresentanza dei territori ha portato a 78 domande, in corso di valutazione. La Regione ha coinvolto le principali fiere internazionali dell’Emilia-Romagna, mettendo in fila 14 eventi internazionali che direttamente o indirettamente attengono ai temi di Expo: oltre a Cibus e Cibus Tech (impegnate nel Padiglione di Federalimentare), e SANA (che organizza il Padiglione della Biodiversità), sono stati coinvolti eventi quali H2O sull’acqua, Remtech per la bonifica dei terreni agricoli inquinati, Ecomondo, SIGEP con il gelato e la pasticceria, Marca, Macfrut con l’ortofrutta, Rimini Wellness, TTG sul turismo, R2B sull’alta tecnologia e le start-up. Sono state coinvolte inoltre le imprese regionali della filiera attraverso due bandi, cui hanno aderito 400 soggetti: imprese, soprattutto, ma anche istituzioni, associazioni imprenditoriali, Fondazioni, Università, centri di ricerca. I bandi garantiscono contributi fino al 50% perché si organizzino in regione eventi, visite aziendali incontri “b2b”, degustazioni, partnership strategiche di portata internazionale costruendo così un’offerta per le delegazioni internazionali.
La presenza dell’Emilia-Romagna
Nel Padiglione Italia la partecipazione dell’Emilia-Romagna alla cosiddetta “Mostra delle Regioni” riguarda una selezione di sei aziende, su cui sono stati realizzati brevi filmati da inserire nel percorso di visita. All’interno della mostra, un’altra collaborazione relativa alla rappresentazione di ambienti, monumenti, aspetti architettonici significativi per l’Emilia Romagna.
Settimana di protagonismo e spazio a rotazione
Inizia il 18 settembre e termina il 24 settembre 2015. Per questo periodo, la presenza regionale dell’Emilia-Romagna sarà al centro delle iniziative di Palazzo Italia, sia per gli eventi realizzati sia per la comunicazione. L’allestimento ha la doppia funzione di “spazio del sapere” e “spazio del fare”, rispettivamente caratterizzati dalla biblioteca e dai tavoli circolari. Sono previsti momenti di presentazione multimediale di iniziative, progetti, programmi. La manifestazione di interesse “per la realizzazione di progetti di promozione del sistema produttivo, culturale, scientifico e turistico regionale” vede 78 proposte di eventi in corso di valutazione da enti locali, Università, scuole, Camere di Commercio, Fondazioni e associazioni. La Piazzetta dell’Emilia-Romagna sarà l’unico esempio sul Cardo (la parte esterna di Palazzo Italia) di progettualità di quel tipo, condivisa nei contenuti con i vari territori e con i soggetti pubblici e privati interessati a valorizzarsi in Expo grazie alla manifestazione d’interesse.
Promozione turistica e palinsesto degli eventi territoriali
Sono in corso di realizzazione, in collaborazione con Apt, un insieme di 65 pacchetti turistici per la Costa, le Città d’arte, i percorsi enogastronomici e le imprese rurali in collegamento con Expo denominati “Via Emilia”. Sarà creato un Palinsestodegli eventi culturali e fieristici in Emilia-Romagna nel 2015 con declinazione Expo: con quest’obiettivo sono stati selezionati 310 eventi dei territori, di cui 71 di eccellenza.