Sembrava tutto fatto per Matteo Paris, palleggiatore classe 1988 che già da diverso tempo si allenava con il Copra Piacenza e che, nei piani del tecnico Radici e del club, avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di vice-Tavars, invece arriva un inatteso e tutt'altro che positivo colpo di scena: all'insaputa del giocatore la Top Volley Latina, club dove ha militato nell'ultima stagione, lo ha tesserato. Il regolamento parla chiaro: a questo punto si infrangono definitivamente i sogni del ragazzo di indossare la maglia di Piacenza. Tanto è il rammarico del giocatore, che si sfoga così sui social
"Ed eccomi tornato a Piacenza !! Appena finito allenamento ma questa volta con uno spirito diverso con la consapevolezza che questo sogno e' già terminato !! È già perché mentre ti hanno già consegnato il materiale mentre ti stanno per stampare le maglie da gioco mentre hai il tuo armadietto mentre ti stai ambientando e capisci che dopo la grande timidezza e le mille domande ( sarò o no all'altezza di tutti questi campioni) che mi accompagnano da sempre capisci che con tutti quei campioni ci puoi giocare che sei alla loro altezza che hai un ottima possibilità per dare una svolta alla carriera per realizzare l'ennesimo sogno quando capisci che il sacrificio di andare a giocare in Grecia è servito mi ha fatto apprezzare mi ha fatto capire che finalmente sono un giocatore Che mi ha fatto guadagnare la chiamata di una squadra come Piacenza che aveva solo una possibilità di mercato e ha scelto me quando si facevano i nomi di Simon e Savani ovvero 2 campioni. Tutto finisce e finisce per colpa di Latina che senza nessun diritto mi tessera visto che io avevo finito il contratto e dopo essere stato scaricato come una merda senza nemmeno ricevere una telefonata decide di tesserarmi e rovinarmi ancora di più la carriera !! Adesso mi dicono che c'è una legge della federazione che lo permette che non posso fare nulla che quindi ho perso la mia occasione i miei soldi i miei sogni un anno buttato pieno di sacrifici !! C'è questa regola ma non c'è buona fede da parte di latina e del suo direttore sportivo che non mi ha avvisato anzi è stato muto!! Adesso cosa resterà ?? Piacenza che si sta dimostrando una società di livello internazionale mi da la possibilità di rimanere in gruppo per allenarmi con tutti questi fantastici ragazzi che da subito mi hanno fatto sentire uno di loro e io posso solo ringraziare tutti loro presidente e dir sportivo compresi !! Io continuerò a fare il professionista perché questo sono e continuerò a sognare"
Parole forti, dettate, per sua stessa ammissione, dalla rabbia e da una delusione troppo grande per chi, come scrive, aveva già una maglia con il suo nome stampato e che, per quanto detto fin ora, non la potrà mai indossare.