Bakery, l’analisi di Sodini: “Passare a zona è stato un errore”

Coach Sodini ha solo due partite alle spalle come tecnico della Bakery e, dopo una brillante carriera da secondo, ha scoperto anche la soddisfazione di allenare la prima squadra. La situazione che si è ritrovato di fronte non è delle migliori: Piacenza ha raccolto 8 sconfitte negli ultimi 8 confronti, rischiando di compromettere anzi tempo il cammino verso la salvezza. Sodini torna in particolare sull’ultimo risultato, che ha visto i suoi ragazzi arrendersi per sole otto lunghezze alla capolista Treviso.

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Quanto ha influito l’espulsione di Becirovic sul risultato?
Parecchio, purtroppo non posso negarlo: le nostre rotazioni non sono così vaste da poter sopperire all’assenza di un giocatore di questo calibro. Anche se la squadra ha giocato comunque una buona partita, con la stessa aggressività degli avversari.

Cosa non ti è piaciuto, al di là dell’episodio?
Commettiamo ancora troppi errori, a volte con ingenuità: purtroppo queste sbavature rischiano di mandare all’aria tutto il lavoro positivo precedente. Quando dico questo ho negli occhi una penetrazione subita in una situazione favorevole per difendere. Il solco Treviso lo ha scavato nel terzo quarto. Quello che facciamo in campo ci porta via molte energie fisiche e mentali e fatichiamo a conservare la costanza nel rendimento, anche se poi nell’ultima frazione siamo andati decisamente meglio.

Come ti spieghi il fatto che la Bakery fatichi così tanto nei terzi quarti?
Non posso parlare, ovviamente, del periodo precedente al mio arrivo perché non conoscevo così a fondo la questione. Nelle due gare che abbiamo affrontato, in realtà, ci sono stati due andamenti completamente diversi: a Recanati , ad esempio, abbiamo giocato molto peggio l’ultima frazione. Contro Treviso, invece, anche io ho le mie responsabilità: per contenere il numero di falli dei miei giocatori, abbiamo giocato qualche minuto a zona e lì abbiamo preso 3 canestri da 3 unti che hanno creato il divario, ma non metterei questo terzo quarto sulla stessa linea dei precedenti: qui non c’è stato un calo di lucidità o di attenzione.