Sanità a Castelsangiovanni, trasporto pubblico locale e dissesto idrogeologico. Sono questi alcuni dei temi toccati nelle interrogazioni presentate in Regione dai consiglieri Tommaso Foti (Fdi) e Matteo Rancan (Lega Nord).
TRASPORTI PIACENZA. RANCAN (LN): PROVINCIA SENZA RISORSE E COMUNI ALLE PRESE CON I TAGLI STATALI, CHI FINANZIA SERVIZI TPL?
Il Comune e la Provincia di Piacenza, insieme alla competente Agenzia della mobilità, avrebbero approvato nel 2013 un piano di riprogrammazione per il bacino piacentino con l'indicazione delle risorse complessive indispensabili per garantire la sostenibilità economica dei servizi minimi di trasporto pubblico locale (Tpl) erogati.
Lo afferma il consigliere Matteo Rancan (Lega nord) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui spiega che il piano dovrebbe prevedere “un cofinanziamento da parte del Comune e della Provincia”, ma – aggiunge – a partire dal 2015 la Provincia di Piacenza, così come altre province emiliano-romagnole, non disporrà di risorse finanziarie per sostenere l'onere del Tpl”, di conseguenza sarebbe chiesto “ai Comuni” di finanziarlo “per garantire i livelli di servizio previsti”.
I Comuni, tuttavia, – scrive Rancan – sono già chiamati a far fronte ai tagli imposti dalle manovre finanziarie del Governo e, “per effetto dell'ulteriore manovra finanziaria statale, attualmente in discussione, si profilano ulteriori 'maxitagli' sui conti delle Regioni, Emilia-Romagna in testa, che si rifletteranno in gran parte sul trasporto pubblico”.
L’esponente della Lega chiede quindi di conoscere costi e modalità di finanziamento del Tpl in tutti i bacini provinciali e, in particolare in quello piacentino, e vuole sapere se la Regione intenda farsi carico delle quote di finanziamento che, nei piani di riparto precedentemente approvati, erano a carico dei rispettivi bilanci provinciali.
Rancan domanda infine come si intendano garantire agli utenti i servizi di trasporto e gli altri servizi pubblici precedentemente a carico, in tutto o in parte, dei bilanci delle Province.
TERRITORIO PIACENZA. DISSESTO IDROGEOLOGICO, FOTI (FDI): SERVONO 100 INTERVENTI PER 12 MILIONI DI EURO, INSERIRLI IN PIANO NAZIONALE PREVENZIONE
Secondo la Provincia di Piacenza per contrastare le criticità provocate dal dissesto idrogeologico sono necessari “oltre 100 interventi per una spesa complessiva di oltre 12 milioni di euro”, e per questo motivo la Giunta regionale dovrebbe “sollecitare l’inserimento degli interventi nel nuovo Piano nazionale di prevenzione del dissesto idrogeologico”.
Lo sostiene Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione alla Giunta in cui sottolinea anche come “la gravità della situazione è ancora più evidente solo che si consideri che i dati elaborati non tengono conto delle emergenze, e dei relativi danni, conseguenti l’alluvione verificatasi nei mesi di ottobre e novembre del 2014”.
SANITÀ PIACENZA. INTERROGAZIONE FOTI (FDI): POTENZIARE PRESIDIO OSPEDALIERO CASTEL SAN GIOVANNI COME RICHIESTO DA COMUNE
La Regione Emilia-Romagna dovrebbe “non solo mantenere ma anche implementare i servizi ad oggi esistenti” nel presidio ospedalierio di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, perché “svolge una funzione particolarmente importante non solo per l’intera Val Tidone ma anche per la confinante area lombarda della provincia di Pavia”, come testimonia la “significativa e consolidata mobilità attiva a favore della struttura”.
A chiederlo è Tommaso Foti (Fdi), in una interrogazione alla Giunta in cui ricorda come il Comune di Castel San Giovanni durante un Consiglio aperto abbia approvato un ordine del giorno che chiede “il completamento degli interventi di ristrutturazione già previsti”, “la copertura della pianta organica”, “la reintroduzione del sistema infermieristico addetto all’assistenza dei pazienti cardiologici monitorati”, “il ripristino della guardia cardiologica e la continuità del servizio di guardia attiva chirurgica”, “il potenziamento del settore diagnostico di radiologica” e, infine, “l’apertura di un servizio di riabilitazione respiratoria”.
SANITÀ PIACENZA. INCARICHI AUSL RINNOVATI DA DIRETTORE GENERALE DIMISSIONARIO, FOTI (FDI): 'NOMINE INOPPORTUNE, REGIONE SI PRONUNCI'
Sarebbero "quantomeno inopportune" le nomine e i provvedimenti adottati a fine anno dal dimissionario direttore generale dell'Ausl di Piacenza, decisioni arrivate a pochi giorni dal termine del suo incarico, conclusosi il 31 dicembre 2014.
È quanto contesta Tommaso Foti (Fdi) in un'interpellanza alla Giunta regionale a proposito, in particolare, di tre delibere del 23 e 29 dicembre scorsi, "adottate dall'allora direttore generale su proposta del direttore dell'Unità operativa risorse umane, con le quali vengono confermati agli stessi assegnatari gli incarichi rispettivamente di direttore di dipartimento degli staff, direttore del dipartimento amministrativo e direttore del dipartimento della sicurezza", nonostante – precisa Foti – "in tutti e tre i casi il contratto con gli interessati fosse ancora vigente".
Il consigliere chiede dunque alla Giunta che si pronunci sull'opportunità di tali provvedimenti e vuole sapere se, "indipendentemente dalla legittimità" dei provvedimenti, l'ormai ex direttore dell'Ausl piacentina non "avrebbe dovuto limitarsi all'assunzione di atti di ordinaria amministrazione", visto che "il futuro direttore generale dell'Ausl di Piacenza si troverà nell'impossibilità tecnica – salvo onerose risoluzioni contrattuali – di potere scegliere i propri collaboratori in alcune posizioni chiave dell'azienda".