Francesco prosegue la sua Esmeralda Expedition in Bolivia, il terzo stato del suo tragitto. Sempre a piedi, con il suo carretto, a quota 3700/4000 metri fra salite e discese, su un terreno un po’ complicato dove l’asfalto è un ricordo.
Le persone che incontra sono sempre molto cordiali e disponibili. Spesso gli offrono un passaggio (che deve rifiutare) oppure gli indicano dove trascorrere la notte, come è successo con un gruppo di pastori incontrati prima di raggiungere San Juan.
Durante questo suo tragitto ci ha raccontato di utilizzare alcuni accorgimenti come, a costo di sentire un po’ più caldo, indossare sempre pantaloni lunghi e maglie con maniche lunghe, cappellino e le protezioni solari così da evitare possibili scottature.
Infine si è ritrovato nel bel mezzo di una tempesta di sabbia nel Salar de Uyuni, durata circa 20 minuti, durante la quale gli è apparsa una sorta di quartier generale dell’esercito boliviano dove è stato ospitato per la cena e la notte. Il luogo era davvero sperduto, in una zona sopraelevata dalla quale si domina il Salar.
Ripreso il suo viaggio, si appresta ad arrivare alla fine del deserto. La zona più complicata perché si troverà ad attraversare un amalgama di: sale, fango, sabbia e acqua. Deve studiare il punto giusto per il passaggio per evitare spiacevoli inconvenienti.