“Sparò e tentò di uccidere il ladro”. Chiesto il processo per l’imprenditore

“Sparò al ladro e tentò di ucciderlo, va processato”. Il prossimo 9 febbraio il giudice Elena Stoppini si pronuncerà sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal piemme Ornella Chicca nei confronti dell’imprenditore 49enne di Sarmato che, la notte del 5 ottobre 2011 sotto il ponte della Mottaziana, con un fucile a pompa sparò al petto di uno dei tre ladri che stava tentando di rubare gasolio da alcuni suoi mezzi. L’ipotesi di reato formulata è quella di tentato omicidio. Dello stesso reato dovrà rispondere anche il 35enne che era con lui.

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Quella notte, sul telefono cellulare dell’imprenditore giunse il messaggio del sistema silenzioso di allarme installato sui suoi escavatori posteggiati nel greto del Tidone vicino a Borgonovo, sotto il ponte della strada Mottaziana, dove la sua ditta stava eseguendo alcuni lavori di movimento terra. L’uomo imbracciò il suo fucile a pompa, detenuto regolarmente, e si precipitò sul posto, sorprendendo ancora i ladri con le taniche e il tubo di gomma per svuotare il serbatoio del gasolio. Sparò contro di loro ferendo uno al petto, un rumeno di 35 anni, e lasciandolo in un lago di sangue (venne operato qualche giorno dopo e si salvò) mentre gli altri due riuscirono a scappare nei campi grazie all’oscurità. Fu poi lo stesso imprenditore a chiamare i carabinieri e il 118, prima di essere accompagnato in caserma e interrogato. Successivamente venne denunciato per lesioni, ipotesi poi aggravata dalla procura in tentato omicidio. I ladri sono invece accusati di tentato furto. Nel corso delle indagini non è stato possibile ricostruire con chiarezza la distanza da cui l’imprenditore esplose il colpo.