Trip Therapy: il sogno “Thailandia”

Anche questa settimana, all’interno di Sound4You, abbiamo seguito Claudio Pelizzeni nel suo viaggio senza l’utilizzo dell’aereo.

Radio Sound

La sua missione, ora, è quella di trovare il modo per raggiungere in barca la Thailandia. La settimana era iniziata bene, aveva avuto notizia di un cargo in partenza da Port Blair diretto a Singapore. Però se da una parte le isole Andamane sono un paradiso, dall’altra ci sono realtà molto meno felici: come il traffico di cetrioli di mare ma soprattutto un forte traffico di clandestini. Le forze militari sono di conseguenza molto presenti sull’isola e sembra essere impossibile mettere il timbro sul passaporto per poter lasciare legalmente l’India. L’ufficio immigrazione lascia una speranza al nostro intrepido viaggiatore: quella di trovare una barca occidentale in navigazione tra Thailandia e India che autorizzi con una lettera il timbro. L’unico problema è che questa non è stagione turistica e trovare una barca come questa non è facile.

Martedì ci ha fatto sognare sulla splendida Beach No 7 raccontandoci uno splendido e coloratissimo tramonto con tanto di un arcobaleno che nasceva dal mare.

“La felicità è vera solo quando è condivisa” (Into the wild)

 

 Il giorno seguente lo abbiamo raggiunto a Elephant Beach, spiaggia dove è possibile arrivare solo o con un trekking nella giungla o via barca. Claudio ha scelto la prima opzione, ma ha dovuto affrontare una tempesta tropicale in mezzo alla foresta. La pioggia è stata intensissima, alcune zone piane si sono trasformate in fiumi. Ma la meta meritava: una spiaggia bellissima, con la forestaa  ridosso del mare e l’alta marea che spingeva l’acqua fino all’interno della giungla.

Il giorno seguente è stato giorno di pesca, ma specifichiamo pesca Catch & Release (prendi e rilascia). I pesci qui sono grandissimi fino a 10Kg.

Infine Claudio ci ha salutati da Beach n°7 confermandoci che non gli sarà possibile raggiungere la Thailandia dalle Isole Andamane. L’ufficio immigrazione non è disposto a mettere il timbro sul suo passaporto. L’unica alternativa era imbarcarsi illegalmente, di notte, su una barca piccolissima, pagare quasi 2000$ senza nemmeno la certezza del risultato. In più affrontare questo rischio non gli avrebbe  permesso di rientrare mai più in India. Ha così optato per un piano B: rientrare a Calcutta via mare e raggiungere successivamente la Thailandia partendo da altre zone.

 

L’appuntamento con Claudio e le sue avventure e dal lunedì al venerdì all’interno di Sound4You alle 17.45.